Marcheschi (Fdi): “Un alcol ticket contro gli abusi del bere”

31 ottobre 2018 | 15:09
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Marcheschi (Fdi): “Un alcol ticket contro gli abusi del bere”

Alla luce dei dati emersi dall’indagine Eurispes Enpam, secondo cui in dieci anni l’alcol ha fatto 435mila morti in Italia ed i giovani italiani inziiano a bere ad 11 anni, e del confronto con alcuni direttori dei pronto soccorso regionali e italiani, ecco da Fdi alcune proposte chocper limitare i costi che derivano dalla smodata assunzione di alcol. “I numeri dicono che non è un’emergenza ma è un problema sociale e propongo perciò al Consiglio regionale alcune misure normative che fungano da derrente contro lo sballo del sabato sera, contro il binge drinking (l’abbuffata alcolica) – spiega Paolo Marcheschi, consigliere regionale Fdi -. Intendo sanzionare chi fa del divertimento individuale un costo collettivo e invece premiare le iniziative che sensibilizzano sulle conseguenze dell’abuso alcolico”. 

“Propongo – ha aggiunto – di andare verso un alcol ticket, che neccesita però di una normativa nazionale, prevedendo una compartecipazione del costo delle ambulanze così da limitare anche coloro che, abusando dell’alcol soprattutto nel fine settimana, intasano le sale d’aspetto dei pronto soccorso, con tanto di atteggiamento molesto nei confronti degli operatori sanitari. L’abuso privato non può diventare un costo collettivo. Vorrei anche dare un aiuto a quei sindaci che quotidianamente tentano di limitare il fenomeno dell’abuso incidendo su minimarket e distributori automatici che aggirano le norme vigenti”.
Vediamo nel dettaglio le proposte di Marcheschi. Per il consigliere regionale Fdi l’alcol ticket comporterebbe una compartecipazione del costo dell’ambulanza, 150 euro, per coloro che hanno un tasso alcolemico superiore ad 1,5 ed usano le ambulanze senza ritegno, come fossero taxi e un inasprimento sanzioni per maggiorenni e locali: “Chi facilita o somministra l’alcol a minorenni, sia in locali autorizzati sia attraverso distributori automatici – spiega Marcheschi -, deve essere sanzionato con multe da 1.000 a 5.000 euro”. Proposti, invece, incentivi per i progetti “città sobrie”: incentivi, secondo la proposta di Marcheschi, a quei comuni e sindaci che riescono a creare task force per controllare le varie attività di somministrazione.