
“Il nuovo ponte sul fiume Serchio, peraltro già previsto anche come tracciato dal piano regolatore del 2001, è un’opera più che necessaria indispensabile”. Lo scrive in una nota il sindaco Alessandro Tambellini.
“Nel 2010 – spiega – abbiamo già sperimentato cosa rappresenterebbe la chiusura anche solo per la manutenzione del ponte di Monte San Quirico: un comprensorio di circa 20mila abitanti si troverebbe isolato rispetto alla città, all’ospedale San Luca, alla ferrovia, alle autostrade con la necessità di dover transitare da Ponte a Moriano o da Ponte San Pietro con le conseguenze che si possono immaginare. Abbiamo seguito l’intero iter per giungere al finanziamento del nuovo ponte con grande attenzione fino dal 2011 e posso confermare che niente nel nostro paese è tanto difficile quanto giungere alla realizzazione di un’opera pubblica di qualche rilevanza. E questo la dice lunga sui ritardi che abbiamo da nord a sud della Penisola sul tema delle infrastrutture. L’annuncio del presidente della Provincia Luca Menesini che l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo ponte è previsto per il 2019 è quindi un’ottima notizia non solo per i cittadini lucchesi in riva destra del Serchio, ma per tutta la Valfreddana fino a frazioni importanti del Comune di Pescaglia. Il nuovo ponte, tra l’altro, sarà un’infrastruttura moderna e funzionale, con un’architettura ben inserita nel paesaggio, corsie dedicate ai pedoni ed ai ciclisti: un’opera che ha molto a che fare con i caratteri della nostra azione amministrativa. Mi auguro pertanto che i lavori inizino veramente nel 2019 vista l’unità d’intenti della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Lucca di giungere alla conclusione”.
“Trovo infine ottima – conclude il primo cittadino – la decisione annunciata dall’amministrazione provinciale di costituire un osservatorio costituito dai tecnici degli enti coinvolti e dai rappresentanti dei cittadini che hanno partecipato e stanno partecipando all’iter per l’apertura del grande cantiere è un modo per rendere ancora più sentita un’opera vissuta come una svolta per tutto il territorio”.