Partecipate, Cantini (LC) contro le civiche di Santini: “Rimesse a posto le società del Comune”

“La paventata richiesta di una commissione d’inchiesta da parte dei consiglieri di Siamo Lucca e Lucca in Movimento sulla situazione attuale delle società partecipate dal Comune di Lucca, avanzata dopo la provocazione del sindaco in Consiglio su quanto successo in passato in questa città, serve solo ad alzare clamore, a eludere e nascondere l’imbarazzo per la contiguità dei due gruppi politici con le amministrazioni di centrodestra che la memoria dei cittadini ha fortunatamente ancora ben presenti”. Passa al contrattacco Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica e presidente della commissione consiliare partecipate.
“Vogliamo ricordare il proliferare di incarichi inutili e di prebende concesse in quei tempi non così remoti? Vogliamo – aggiunge Cantini – ricordare i debiti del Polo fieristico e gli stratosferici emolumenti versati al suo presidente o la Valfreddana recuperi con successiva azione di responsabilità contro gli amministratori? Oppure il moltiplicarsi di società inutili che pesavano sulla struttura e sull’efficienza economica della holding o il bubbone Clap che era una società tecnicamente fallita? Potremmo continuare a lungo nella rassegna per confermare quanto la gestione delle partecipate fosse utilizzata in molti casi evidenti in modo anomalo e fuori da qualsiasi controllo. Questa situazione intollerabile è stata scardinata già nella prima amministrazione Tambellini che ha avuto, nel settore delle partecipate, una gestione incentrata sulla trasparenza, sull’efficienza e sulla razionalizzazione, anticipando di fatto le direttive del decreto Madia. I costi annui degli amministratori della società sono scesi dai 750 mila euro dell’aprile 2012 ai 250 mila euro del dicembre 2016, le società della holding a controllo diretto sono tornate tutte a presentare bilanci in utile distribuendo dividendi. Tutte le mutazioni nella struttura della holding sono oggi discusse e sottoposte al voto del Consiglio comunale, cosa che prima non avveniva. Forse, vista la vicinanza politica e personale, i consiglieri d’opposizione potranno chiedere ai precedenti amministratori di raccontargli come mai a quell’epoca le cose andassero così male, da parte nostra vista la trasparenza della gestione e mancanza di elementi di dubbio, possiamo suggerire ai colleghi di occupare le loro energie in attività politiche più utili per i cittadini”.