Capannori, i moderati ‘chiamano’ Del Ghingaro

10 novembre 2018 | 12:01
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Capannori, i moderati ‘chiamano’ Del Ghingaro

E’ una critica frontale quella che fa un gruppo di cittadini, simpatizzanti del centrodestra che si definiscono ‘moderati’ al sindaco Luca Menesini e alla giunta che attualmente amministra il comune di Capannori. Una amministrazione che “di sicuro non lascia il segno” e che secondo il gruppo di “cittadini insoddisfatti”, come si definiscono, manca di una strategia e di un disegno di fondo che invece aveva l’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro. Ed è proprio a lui, che attualmente ricopre la carica di primo cittadino a Viareggio, che intendono rivolgersi. Con le elezioni amministrative alle porte, la politica a Capannori è in pieno fermento. A farsi portavoce di una nuova ‘istanza’ che arriva dal territorio sono, in una lettera aperta alla politica capannorese, Chantal Simonetti, commerciante laureata in Giurisprudenza, Elena Sntini, studentessa universitaria ventenne, Luca Matteoni, architetto urbanista, Giacomo Della Santina, lavoratore dipendente, Ilaria Benigni, laureata in Scienze politiche. Prendono la parola per criticare l’amministrazione Menesini, strizzando l’occhio a Giorgio Del Ghingaro, che vorrebbero incontrare.

“Dove vuole andare Capannori e cosa vuol essere e diventare? C’è una strategia di fondo – spiega il gruppo di cittadini – che va oltre i lavori di ordinaria amministrazione? Basta chiamarsi città e rifare la Piazza del Comune per dimostrare di avere una visione di sviluppo futura? Secondo molti no. Secondo l’opposizione no”.
“Ma anche parte della sinistra ultimamente ci sembra alquanto critica”,  osservano. Ed è qui che entra in gioco la volontà di un confronto con l’ex sindaco, sull’operato del suo ‘delfino’ Menesini. “Ci incuriosisce – scrive questo gruppo di cittadini – in particolar modo la posizione di Giorgio Del Ghingaro, ex primo cittadino di Capannori, attualmente sindaco di Viareggio, recentemente assai duro nei confronti di Menesini. Siamo un gruppo di referenti di cittadini, simpatizzanti del centro-destra: saremmo catalogati alla voce moderati, ma mai impegnati in politica: ma non è importante, l’unica cosa che ci interessa davvero, è lo sviluppo e la crescita del nostro territorio, Capannori”.
“Di Del Ghingaro – aggiungono – non abbiamo sempre condiviso le decisioni politiche ma in ognuna era facilmente percepibile una filosofia di fondo e una visione del nostro territorio che adesso sembra francamente assente. Abbiamo già parlato con diversi esponenti locali del centro destra: incontreremo anche Del Ghingaro per capire se veramente è soddisfatto di come il suo lavoro è stato portato avanti. Alla giunta attuale riconosciamo la gestione dell’ordinario, certamente non di aver lasciato un segno”.
Globale la critica che viene rivolta all’amministrazione. “Le grandi questioni sono rimaste irrisolte – affermano -. Parliamo della viabilità, dei trasporti, dai collegamenti ferroviari all’aeroporto di Tassignano, parliamo di sanità di sicurezza e immigrazione. Si susseguono annunci e contro-annunci, fughe in avanti e brusche frenate, ma siamo ancora avanti alla casella del via”. “L’apparato produttivo soffre – vanno avanti -, la qualità dell’aria è inaccettabile, le code in auto sono la normalità per quasi tutto il territorio di Capannori, con autoambulanze ancora costrette a fermarsi di di fronte a passaggi a livello”.
Poi la questione delle infrastrutture: “C’è un progetto di raddoppio della ferrovia e abbattimento di alcune barriere ferroviarie – prosegue il gruppo di cittadini -: peccato che non piaccia a nessuno (nemmeno a noi) e l’unico risultato al momento sono i comitati di protesta nati nella zona di Tassignano, Santa Margherita e Carraia. L’aeroporto di Tassignano cambia nome e diventa aeroporto di Capannori: un’idea per portare Capannori nel mondo. Tuttavia durante l’amministrazione Menesini fallisce svalutando in un colpo solo il nome e la struttura.  Stessa storia o quasi, per il polo Tecnologico: uno dei progetti avviati dalla giunta Del Ghingaro che come altri, riposa ormai in pace. Così come l’idea dell’impianto di compostaggio è ormai sfumata a favore degli amici di Pontedera”.
Non da ultimo le questioni legate alla sanità. “Avevamo – scrivono – la presidenza della conferenza dei sindaci e l’abbiamo persa a favore di Lucca, con tutto ciò che ne consegue in termini di forza decisionale sui temi scottanti che riguardano la salute dei cittadini. Sulle politiche legate alla Sicurezza agli ormai sempre più frequenti episodi riportati dalle cronache, la risposta è stata il controllo del vicinato in qualche frazione, iniziativa isolata e assolutamente insufficiente. Contemporaneamente invece aumenta la politica dell’accoglienza dei migranti. La prossima tornata elettorale è alle porte e da essa dipenderanno le scelte politiche che determineranno il futuro di Capannori: noi ce la metteremo tutta  e siamo aperti a qualsiasi contributo, perché il nostro territorio che faticosamente ha conquistato orgoglio e identità non sia spazzato via da scelte avventate e prive di una visione d’insieme”.