Posti letto, un’altra bagarre. Chiesto Consiglio aperto

I temi della sanità e soprattutto dei posti letto all’ospedale di Lucca approda nuovamente in consiglio comunale attraverso una mozione presentata dal consigliere della Lega, Giovanni Minniti, con cui si è chiesto al sindaco, in qualità anche di presidente della conferenza dei servizi, ad adoperarsi con la giunta regionale ad aumentare “in tempi brevissimi” il numero dei posti letto del nosocomio e a tenere aggiornata l’aula. La mozione è stata respinta con 20 voti contrari e solo 10 favorevoli.
La maggioranza, con i consiglieri Cristina Petretti del Pd e Pilade Ciardetti di Sinistra con Tambellini, tuttavia, ha proposto a sua volta un ordine del giorno ‘alternativo’, che impegna comunque ad avviare una riflessione sulle carenze della assistenza territoriale con particolare attenzione alla mancanza di posti per i malati cronici.
Tra le varie posizioni, piuttosto contrapposte tra maggioranza e opposizione, il sindaco Tambellini ha difeso la sanità territoriale e rivendicato la volontà a contribuire a migliorare e potenziare la sanità locale, “ma fuori dalle posizioni pregiudiziali”, ha detto: “Sappiamo che ci sono molte carenze nella sanità locale – ha aggiunto -, e di recente abbiamo affrontato la questione del pronto soccorso. Nostro obiettivo è quello di rendere maggiori e migliori servizi a tutti. Da parte mia c’è massima condivisione e apertura”.
La sintesi tra le posizioni della maggioranza e dell’opposizione non è arrivata. Non solo perché la mozione del consigliere della Lega è stata bocciata da 20 consiglieri, ma perché poi non c’è stata convergenza dell’opposizione sull’ordine del giorno proposto invece dalle forze della maggioranza. Tuttavia la minoranza – dopo aver criticato la coalizione di Tambellini sul voto contrario alla mozione – ha votato a favore dell’ordine del giorno Ciardetti-Petretti. L’atto è passato con 28 favorevoli e un astenuto.
Intanto, inoltre, Remo Santini, capogruppo di Siamo Lucca, ha già annunciato di aver raccolto le firme necessarie per chiedere la convocazione di un consiglio straordinario aperto agli operatori e agli ordini professionali della sanità.
In apertura Minniti ha presentato il proprio ordine del giorno. “I politici si costernano e si indignano e poi gettano la spugna – ha detto -. Il sindaco ha fatto questo ma dovrebbe applicare le prerogative che la legge gli fornisce. Ovvero il sindaco ha facoltà di valutazione sui servizi ed è responsabile della salute della nostra popolazione. Inoltre il sindaco, che è presidente della conferenza dei servizi, è politicamente responsabile insieme alla sua giunta dei disservizi e dei tagli al San Luca. Un amministratore accorto avrebbe dovuto prevedere per tempo certe criticità, visto che i letti sono previsti 457 letti ma quelli attivati sono molto meno. Dovrebbero esserci anche 100 posti per le cure intermedie quando invece ce ne sono appena 28. Questa carenza mette in grave difficoltà i pazienti e i loro familiari. La degenza media dei 5 giorni è inferiore alla media nazionale. Ricordiamoci che i cittadini pagano ticket e tasse esosi per avere poi in cambio servizi carenti come quelli voluti da Tambellini e dal Pd e dalla giunta regionale di Enrico Rossi. Mi rendo conto che è impossibile chiedere di più ad un Pd che ha affossato la sanità. Dubito che ora arrivi la ricetta magica, ma almeno provateci. Chiedo al sindaco di adoperarsi per far aumentare i posti letto al San Luca per fornire adeguati servizi ai cittadini”.
La consigliera con delega alla sanità Cristina Petretti sottolinea che “i ricoveri promiscui che ci sono stati al San Luca in momenti di emergenza non deve diventare la norma. Ma questo ha portato in primo piano la questione della carenza dei posti letto al S. Luca e che ha portato a inserire all’ordine del giorno il caso alla prossima riunione della conferenza zonale dei servizi” ha aggiunto spiegando comunque che sono considerati posti letto per acuti anche quelli disponibili sulle strutture territoriali. Ci sono, infatti, ha spiegato tre livelli di presidi ospedalieri: “Nella mozione ci sono alcune imprecisioni numeriche. I dati vengono individuati in un bacino comprensivo della Valle del Serchio. Il ragionamento può essere anche corretto, ma allora vanno inseriti nel computo anche i posti letto degli ospedali di Barga e Castelnuovo. Non si tiene poi conto dei letti negli ospedali di secondo livello, non sono poi computati i letti delle posti letto delle cure intermedie che sono 34 e non 28. Abbandonando però la logica numerica, l’amministrazione continua a promuovere incontri con gli operatori del settore dai quali emerge una esigenza di incremento di posti letto ma non tanto a livello numerico ma a livello quantitativi. Mancano i posti letto di low care, che non sono sovrapponibili alle cure intermedie ma riguardano i pazienti con patologie croniche”. Sulla base di queste premesse, il Pd ha proposto un ordine del giorno alternativo per potenziare i posti letto sul territorio e per “completare il percorso assistenziale per i nostri cittadini”.
Il consigliere comunale di Siamo Lucca, Remo Santini, ricorda la visita fatta al San Luca: “E’ uscito un dato incontrovertibile: ci sono soltanto 340 posti, 70 in meno rispetto a quelli promessi. L’Asl ha provato ad aggiungere i cosiddetti letti tecnici, che però non ci convincono. Riteniamo che il carico assistenziale sulle famiglie si sia aggravato con una riduzione dei servizi e un taglio ai livelli di assistenza. Siamo d’accordo sul fatto che il sindaco possa avere un ruolo importante, ma non ci pare che finora lo abbia esercitato nel modo dovuto. La questione dei posti letto è centrale, perché così la Regione costringe i cittadini a usufruire di un servizio con 70 posti letto in meno. Secondo noi da questa sera si deve avviare un percorso di valutazione serio su questo problema. Riteniamo che sicuramente il sindaco si debba attivare ma crediamo che sia necessario un percorso partecipativo vero con i cittadini, purché non si vogliamo far scambiare lucciole per lanterne. Invitiamo sia il sindaco che la giunta che la maggioranza a iniziare di nuovo un approfondimento serio sul caso, magari anche attraverso un consiglio comunale straordinario da allargare anche agli operatori del settore”.
Molto scettico il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Lucca, Massimiliano Bindocci: “In questa regione la sanità non funziona per nulla – dice -: la situazione va affrontata”. Il consigliere comunale di Casapound, Fabio Barsanti, annuncia il voto favorevole alla mozione Minniti: “I problemi al San Luca ce ne sono e molti e dovuti io credo soprattutto alla mancanza di letti per post acuti”. La consigliera di Lei Lucca, Donatella Buonriposi, sostiene che “tre temi sono fondamentali per un paese: la sanità, la scuola e la giustizia. In questo paese faticano a funzionare bene, ma la sanità rappresenta una priorità fondamentale. Ci sono diverse criticità nel nostro ospedale. Potremmo pensare di avere più posti letto, ma se poi mancano le professionalità questo non sarà sufficiente. Un problema molto serio è la parcellizzazione della professionalità: si lavora molto al S. Luca a compartimenti stagni, mentre il paziente ha bisogno di una assistenza a 360 gradi”. Il consigliere di Sinistra con Tambellini, Pilade Ciardetti, sostiene che “questa amministrazione ha preso molto a cuore le questioni della sanità, e non solo per la nomina di una consigliera delegata come Petretti che lavora nel settore e conosce le criticità e le esigenze. I letti che ci sono sono sufficienti ma va fatto un discorso sulla terza fascia, dove invece mancano. Il terzo livello dell’ospedale che ‘confina’ con Campo di Marte è quello su cui bisogna darsi da fare”.
IL SINDACO. Il sindaco Tambellini ha difeso la sanità territoriale e rivendicato la volontà a contribuire a migliorare e potenziare la sanità locale, “ma fuori dalle posizioni pregiudiziali”, ha detto: “Sappiamo che ci sono molte carenze nella sanità locale – ha aggiunto -, e di recente abbiamo affrontato la questione del pronto soccorso. Nostro obiettivo è quello di rendere maggiori e migliori servizi a tutti. Da parte mia c’è massima condivisione e apertura”.
“Oggi non ci sono più le caratteristiche del passato: c’è una sanità che stenta a tenere il passo con le nuove esigenze. Vivendo queste questioni da vicino, sul fronte della sanità, c’è da dire che uno dei problemi principali è che le professionalità mancano sempre di più. Se ve ne fossero, sarebbe pensabile e auspicabile creare al San Luca un ospedale specialistico. Ma al momento queste opportunità non ci sono – ha chiarito il sindaco -. Da parte mia l’interesse a salvaguardare e potenziare la sanità locale, ma ho delle serie preoccupazioni su come gli enti competenti sapranno affrontare la nuova situazione”.
L’ordine del giorno. Alla prosecuzione della discussione, dopo una sospensione, riprende la parola Bindocci rivolgendosi alla maggioranza: “Basta votare sempre no per principio alle mozioni dell’opposizione. Su questi temi sarebbe meglio provare a non essere blindati nelle logiche di maggioranza e opposizione”. Il consigliere Barsanti è convinto che “sia mozione che ordine del giorno vanno nella stessa direzione e poi per la maggioranza vota contro l’atto di Minniti. Si sarebbe potuto votare favorevolmente entrambe dando un segnale di unità su questi temi alla città”. Ribatte la consigliera Petretti: “Il mio non voleva essere un intervento divisivo – ha detto -, ho voluto spiegare che non si deve parlare solo di posti letto, ma allargare il discorso sul bisogno e in particolare della post acuzie”. Remo Santini (Siamo Lucca) annuncia intanto di aver già raccolto le firme necessarie per richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto: “Mi sembra purtroppo che l’atteggiamento della maggioranza non sia stato quello della condivisione sui temi della sanità”. Il consigliere Minniti ha infine ripreso la parola: “Io sono diverso da voi – ha detto riferendosi alla maggioranza – io voto a favore dell’ordine del giorno della maggioranza visto che i problemi della sanità ci stanno a cuore”. Ribatte Bonturi: “Avremmo dovuto votare a favore della mozione anche se convinti che non fosse preciso? Non è una scorrettezza da parte di nessuno”.