Europarlamentari M5s alla Selene: “Investire in innovazione”



Settore cartario, economia circolare, ambiente, rifiuti e riciclaggio: sono questi alcuni degli elementi toccati questa mattina (17 novembre) dagli europarlamentari e consiglieri regionali del Movimento 5 stelle nella visita nei locali dell’azienda Selene di Vicopelago. Al centro della mattinata Life Eco-Pulplast, un progetto che trasforma un problema in opportunità, un rifiuto in risorsa o, per meglio dire, il pulper, lo scarto di lavorazione delle cartiere, in un nuovo prodotto plastico ecosostenibile, il pallet.
All’incontro con l’azienda hanno partecipato il vicepresidente del parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, il parlamentare europeo Dario Tamburrano e il consigliere regionale del M5s Gabriele Bianchi. Il M5s annuncia l’impegno nella battaglia per l’economia circolare, con uno sguardo verso la difesa ambientale e del lavoro.
“Il Movimento 5 stelle in Europa si è sempre battuto per degli obiettivi di economia circolare quanti più ambiziosi possibili, con un ottica di sovranità europea, ovvero di indipendenza dall’ approvvigionamento estero del flusso della materia – le parole di Dario Tamburrano -. Cosa fondamentale per la libertà politica, per la tutela ambientale la sopravvivenza a lungo termine delle nostre industrie. La nostra presenza qui fa parte di un lavoro di attività capillare sul territorio, in maniera tale da entrare in contatto con quelle che sono le eccellenze produttive locali per poter ascoltare direttamente quali sono le innovazioni e gli ostacoli di tipo economico e legislativo”.
“L’incontro come quello di oggi dimostra che ove c’è l’eccellenza – commenta Fabio Massimo Castaldo -, la volontà di investire nell’innovazione e la capacità di valorizzazione distretti produttivi tradizionali che però puntano al futuro, ad una sempre maggiore sostenibilità conforme agli obiettivi europei, l’Italia sa primeggiare e sa essere leader a livello europeo. Qui c’è la volontà di rafforzare un ciclo a chilometro zero, molto collegato con il territorio, coniugarlo con obiettivi di sostenibilità che favoriscono anche la nostra indipendenza dalle importazioni estere in un momento delicato con una guerra serratissima tra principali attori globali. Vogliamo un Italia che sappia coniugare innovazione con la tradizione di alcuni settori, insieme ad un amministrazione amica degli imprenditori e del business”.
“Puntare su un’innovazione che si unisca alla tradizione – concludono gli esponenti del M5s -: c’è un trend in Europa che punta molto sulla così detta innovazione disruptive, che punta a spazzare via l’esistente. Un esempio chiaro potrebbe essere Uber, che cambia completamente lo scenario lavorativo. Un modello molto statunitense che non crediamo che possa andar bene per l’Europa: noi siamo a favore dell’innovazione detta incrementale. Il progetto innovativo di questa mattina di Selene ne è un esempio, no vogliamo radere al suolo le realtà consolidate ed i posti di lavoro”.
Life Eco-Pulplast è un progetto molto innovativo, avviato nel 2015 e sostenuto anche dall’Ue per una spesa totale di 1.244.978 euro (di cui 750mila euro arrivati tramite bando europeo), che vede intorno allo stesso tavolo Selene Spa, industria leader in Italia nel settore degli imballaggi flessibili in plastica, Lucense, organismo di ricerca e di trasferimento tecnologico per enti pubblici e imprese, che, in questo caso, sta svolgendo il ruolo di coordinatore, Serv.Eco, consorzio delle cartiere del distretto cartario lucchese, e Zero Waste Europe Foundation, rete europea di soggetti che promuovono il raggiungimento degli obiettivi rifiuti zero. Eco-Pulplast è più che un esempio di economia circolare. Rappresenta una sperimentazione che punta a validare un modello virtuoso di simbiosi industriale: sullo stesso territorio i rifiuti di un settore, quello cartario, diventano risorsa per un altro settore, quello della plastica, offrendo così una possibile soluzione al problema – che le cartiere si trovano a fronteggiare quotidianamente – dello scarto del pulper, il materiale plastico estratto dal macero utilizzato per produrre carte per uso industriale. L’idea principale del progetto è realizzare pallet in plastiche miste da riciclo da destinare prioritariamente alle aziende del distretto cartario: in questo modo si concretizza un circuito di economia circolare, obiettivo prioritario della strategia ambientale europea del futuro.