Bindocci (M5S): “Maggioranza svilisce ruolo delle commissioni e del Consiglio”

22 novembre 2018 | 18:58
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Bindocci (M5S): “Maggioranza svilisce ruolo delle commissioni e del Consiglio”

E’ scontro sul prossimo consiglio comunale sullo scioglimento di Opera delle Mura. A sollevare la questione circa le modalità di convocazione è il consigliere M5S Massimiliano Bindocci che ha messo nel mirino il modo di procedere della conferenza dei capigruppo e in particolare la convocazione di una commissione sul tema il giorno prima della seduta. 

“La maggioranza intende il consiglio comunale solo come mera formalità – attacca Bindocci -, per questo ha fretta di finire, e le commissioni forse invece servono solo per far prenderne i gettoni ai candidati che non potendo fare l’assessore devono accontentarsi di stare in commissione. La Conferenza dei Capigruppo di stamani ha visto verificarsi un episodio che conferma questa pratica della maggioranza che rende il Consiglio comunale solo uno strumento tecnico per rendere formalmente valide le scelte fatte da altri e non il luogo della discussione trasparente sui problemi della città.
“Stamani addirittura – prosegue Bindocci – alla conferenza dei capigruppo si è messo in discussione al prossimo Consiglio Comunale di martedì una pratica che ancora non è stata messa in discussione ne in votazione nelle commissioni, e sarà messa in discussione in commissione lunedì pomeriggio. Dunque la proposta va in Consiglio Comunale martedì senza che tener conto della commissione in cui se ne parla. Allora che senso è fare la Commissione, non obbligatoria, se ne se intende minimamente aspettare gli esiti? La commissione non serve dunque a niente (però costa ai cittadini ) ed il dialogo ed il confronto non esistono, e questo lo paghiamo con il malgoverno della città. Nella fattispecie si tratta di una pratica relativa alla Opera delle Mura, ma il problema non è il caso concreto, bensì la dimostrazione che questa non è democrazia partecipativa, ma una semplice dittatura della maggioranza dei consiglieri, eletti con circa il 25% dei voti dei cittadini.
Il fatto che formalmente questa procedura sia corretta è opinabile, ma il fatto che sia consentita e sia praticata è invece gravissimo, questo utilizzo del Consiglio comunale mina fortemente la fiducia di ogni cittadino con valori democratici verso questa maggioranza, e questo Consiglio comunale”.