
“Noi studenti e studentesse del collettivo del liceo Paladini e, assieme ai rappresentanti d’istituto, ci discostiamo dalla Lega, la quale ha voluto prendere parola riguardo allo sciopero avvenuto mercoledì (21 novembre)”. Inizia con queste parole una nota inviata alla stampa dagli organizzatori della manifestazione studentesca svoltasi due giorni fa in piazza Napoleone per protestare contro la situazione che vede gli studenti costretti a fare lezione al freddo in dei moduli abitativi (leggi). In questa occasione, gli esponenti della Lega Simone Simonini ed Elisa Montemagni avevano attaccato la Provincia, accusata di essere l’unica responsabile di questa situazione (leggi). Una posizione da cui gli studenti prendono le distanze.
“Partiamo dal presupposto che non condividiamo valori e decisioni politiche di questo partito di estrema destra e che non abbiamo richiesto o sentito la necessità di appoggio da partiti politici per esporre le nostre problematiche – spiegano gli studenti -. A maggior ragione, non vogliamo supporto dalla Lega la quale indurrà maggiori tagli all’istruzione e all’edilizia scolastica, ma impiegherà 2,5 milioni di euro per il progetto Scuole Sicure, mettendo davanti agli edifici scolastici telecamere di sorveglianza e forze dell’ordine. Gli studenti e le studentesse del liceo Paladini credono che una vera scuola sicura debba essere ed avere una struttura funzionante e confortevole, visione assai differente da ciò che comunica la Lega con i suoi nuovi decreti”.
“Puntualizziamo quindi che siamo contrari alla falsa solidarietà, non richiesta, esposta dai consiglieri provinciali e regionali della Lega nei nostri confronti, la quale a nostro parere è solo una manovra per ricevere maggiori consensi e lusinghe. Infine, nello stesso modo non accettiamo strumentalizzazioni da parte di nessun’altra parte politica e di nessun altro partito. Desideriamo affermare la libertà e l’indipendenza del nostro pensiero e delle nostre proteste”.