Le civiche di Santini: grave errore chiudere l’Opera

28 novembre 2018 | 13:38
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Le civiche di Santini: grave errore chiudere l’Opera

“Una pagina triste per la città lo scioglimento dell’Opera delle Mura. L’atto ci trova fortemente contrari, e per questo ieri sera al momento del voto in consiglio comunale, abbiamo abbandonato l’aula per protesta”. A parlare sono gli esponenti delle liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento. “La giunta si macchia di una scelta poco lungimirante, un pasticcio bello e buono – commentano Remo Santini, Serena Borselli, Cristina Consani, Alessandro Di Vito e Enrico Torrini -. Pur con una conduzione che negli ultimi anni è stata dubbia e discutibile, l’istituzione rappresentava la premura e il segno dell’attenzione al monumento simbolo. Andava semmai cambiata la governance, non cancellare di colpo un organismo che esisteva dal 1999, a costo zero per l’amministrazione e che ha comunque rappresentato un punto di riferimento e anche di comodo, fin quando si è voluto. Bisogna infatti ricordare che l’Opera delle Mura produceva avanzi di gestione che venivano poi inglobati al Comune, e che per un periodo gli si sono fatti svolgere servizi perchè così il Comune poteva rispettare il patto di stabilità e osservarne il non sforamento”.

La cosa piu’ preoccupante secondo le liste civiche è che il Comune ha proceduto allo scioglimento prima ancora di individuare una formula alternativa di tutela delle Mura. “Una mancanza di strategia imbarazzante, con repentini cambi di idea da un mese all’altro – aggiungono i 5 consiglieri comunale delle civiche -. La realtà è che lo scioglimento consentirà ora al Comune di riscuotere direttamente i soldi derivanti dagli incassi delle Torri, e dirottarli sulla realizzazione del museo della città e del museo del fumetto, perchè dopo le promesse elettorali e l’annuncio di contributi da ministri e sottosegretari di turno, in realtà queste risorse non sono mai arrivate. Insomma, il vero motivo per cui si è cancellata l’istituzione è fare cassa, senza uno straccio di strategia. Per raccattare denaro si è fatta fuori l’Opera”. Concludono SìAmoLucca e Lucca in Movimento: “Il sindaco non è stato affatto convincente nell’esporre le testi che portano alla chiusura dell’organismo. La perla finale poi è che il liquidatore sarà l’attuale presidente, quindi dovrà controllare gli atti che lui stesso ha fatto: che trasparenza! Prima del 1999 il monumento simbolo era annoverato tra i tanti pezzi di verde e strade suddivisi tra i vari uffici comunali, così purtroppo tornerà ad essere. E pensare che Pisa continuerà ad avere l’Opera Primaziale, Firenze l’Opera del Duomo mentre a Lucca, invece, l’Opera delle Mura si cancella”.