Aeroporto Pisa, Fdi: “Infrastruttura da sostenere per nostro turismo”
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“Si parla molto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze, mentre il polo aeroportuale di Pisa non pare essere interessato dal necessario sviluppo”. Apre così la nota del circolo di Lucca di Fratelli d’Italia in merito all’infrastruttura che, secondo il circolo, è “strategica per il turismo versiliese e lucchese”.
“Crediamo – continua FdI – che l’aeroporto non vada depauperato ma incrementato e il nostro onorevole Riccardo Zucconi ha già espresso l’intenzione di perseguire tale rilancio nelle sedi opportune, dopo un attento studio dei flussi turistici. I dati diffusi da Toscana aeroporti nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 non fanno che darci ragione: – spiega il circoloo – negli aeroporti toscani si è registrato un incremento del 3,3 per cento di passeggeri in un anno con un ottimo 3,6 per cento per lo scalo pisano, quasi 150mila passeggeri in più intercettati in 365 giorni. L’aeroporto di Pisa è stato capace di far crescere anche il traffico internazionale, che è fondamentale e rappresenta il 74,4 per cento del totale dei passeggeri di linea. A Pisa transitano soprattutto italiani (25.6 per cento), britannici (21,7 per cento), spagnoli (10,1 per cento) e tedeschi (7,3 per cento). Su Firenze, ove si parla di ampliamento, la crescita è stata solo del 2,7 per cento, e nell’aeroporto del capoluogo sono stati dirottati o cancellati 939 movimenti nell’ultimo anno. In Toscana i ricavi totali dei primi 9 mesi dell’anno sono stati superiori ai 100 milioni di euro, un indotto che aggiunto a quello delle attività ricettive è fondamentale per il nostro territorio e per questo bisogna intervenire con costanza per migliorare i servizi. Abbiamo anche i dati di ottobre sul movimento dei passeggeri in Italia – chiude Fratelli d’Italia – L’aeroporto di Pisa è il decimo più frequentato in Italia e primo in Toscana con oltre 500 mila passeggeri e un incremento dell’8,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017, questo risultato ha portato lo scalo a superare quello di Roma Ciampino. Bisogna quindi ragionare in maniera integrata e valorizzare tutto ciò che abbiamo, se non vogliamo avere il rischio che i passeggeri possano rivolgersi a strutture che insistono nelle regioni limitrofe. Non dimentichiamo neanche che nella nostra zona ci sono altri aeroporti come ad esempio Cinquale e Tassignano che – concludono – seppure con finalità e destinazioni diverse, sono strutture da valorizzare in quanto rappresentano importanti risorse per il nostro territorio”.