Il sindaco a Di Vito: “No derisioni e offese in politica”

29 novembre 2018 | 16:13
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Il sindaco a Di Vito: “No derisioni e offese in politica”

Continua a ottenere censure, da parte della maggioranza, l’attacco del consigliere comunale di Siamo Lucca Alessandro Di Vito ai due consiglieri comunali del Pd Renato Bonturi (capogruppo) e Cristina Petretti, delegata alla sanità.
“L’attacco nei confronti dei due consiglieri Renato Bonturi e Cristina Petretti da parte del consigliere Alessandro di Vito – afferma il sindaco Alessandro Tambellini – ha una sua intrinseca gravità non per i contenuti tecnici e politici che lo hanno contraddistinto ma per il modo con cui essi sono stati convalidati con pesanti considerazioni che ineriscono la persona. Maggioranza e opposizione formano assieme l’amministrazione comunale con ruoli e responsabilità diverse. Tutti siamo impegnati nell’individuare il meglio per la nostra comunità. Nello specifico il tema della sanità ospedaliera e territoriale è essenziale, perché si capisce bene che non è solo in gioco il servizio locale, ma la tenuta del servizio sanitario nazionale nella sua generalità”.

“Seppure con prospettive, proposte differenti – aggiunge il primo cittadino -, quest’ultimo tema che dovrebbe vederci in uno sforzo coeso, è divenuto terreno per uno scontro che va oltre i limiti della dialettica politica e ci porta a dover riconsiderare le basi stesse dell’etica del servizio politico. Non si può ridurre il dibattito alla derisione o all’offesa. Se si lasciano margini aperti a queste modalità, l’azione politica può assumere qualunque degenerazione con scenari davvero preoccupanti. Le parole sono pietre ricordava qualcuno. E la violenza con cui si usa il linguaggio può costituire il terreno fertile per altre forme di violenza che travalichino il linguaggio stesso. Da persona impegnata in vari contesti professionali ho imparato a soppesare e a dare valore al significato delle parole delle quali è bene sempre e comunque prevedere l’impatto. Per questo ritengo di dover richiamare a un maggior senso di responsabilità, non ci serve l’uniformità del pensiero, contrario al libero dibattito; ognuno può esercitare il diritto di dissenso ma lo faccia con argomenti fondati, con motivazioni logiche e convincenti, non con parole in libertà che possono colpire profondamente la dignità delle persone”.
Allo sdegno del sindaco si unisce anche quello dell’assessore all’urbanistica Serena Mammini: “Purtroppo sempre più spesso nel dibattito politico cittadino viene dato fiato alle trombe con comunicati contorti e offensivi, senza rendersi conto che invece le parole un peso specifico l’avrebbero. E ne andrebbe tenuto conto. Ho letto frasi orrende di un consigliere comunale nei confronti di altri due consiglieri che non la pensano come lui; virgolettati che mi hanno lasciato senza parole e con un senso di tristezza e preoccupazione”.
“Com’è possibile, nel dibattito politico cittadino – scrive Mammini -, scendere a livelli così infimi, arrivare all’offesa greve, volgare, con parole così cariche di acredine che volutamente offendono la persona, la collega, vanno al di là del ruolo che si ricopre, vanno oltre il rispetto, il galateo politico, la buona creanza, l’educazione. Parole che buttano l’etica alle ortiche, la calpestano, ne fanno scempio. E poi per quale fine, tentare di screditare l’altro cosa restituisce al dibattito cittadino, che servizio rende se non un pessimo esempio di gestione di frustrazioni personali. Occorre una presa di coscienza forte del Consiglio, una netta presa di distanza da questa modalità scadente e ignobile che offende tutti, violenta la Politica e l’Istituzione”. Solidale con Petretti e Bonturi anche l’assessore Gabriele Bove: “Andate avanti con il vostro impegno e con la passione che vi contraddistingue per i cittadini e la città”, scrive su Facebook.