
Assi viari, il sindaco di Capannori Luca Menesini torna alla carica e lo fa all’indomani della variazione di bilancio in Regione che ha certificato lo slittamento degli investimenti almeno al triennio 2019-2021.
“Ciclicamente la questione degli assi viari torna sulle pagine dei giornali – dice Menesini – e ognuno ce la racconta come gli pare. È insopportabile quanto noi del territorio siamo poco coinvolti in tutto questo. Sempre e solo riunioni nelle segrete stanze fra big di non so cosa e noi sindaci che siamo in prima linea per l’interesse dei cittadini lasciati fuori. Ogni cosa si viene a sapere dai giornali. Come se non fosse nemmeno un’opera importante e impattante”.
“Sembra solo la corsa – prosegue – a chi ci mette il cappello politico sopra, e non a fare gli interessi dei cittadini. Perché sembra che un’opera pubblica e la spesa di soldi che comporta sia sempre e per forza cosa buona. Ma la storia – soprattutto quella italiana – ci dice che così non è. Le opere si concertano con il territorio e se il territorio, con l’aiuto degli esperti, dà indicazioni precise queste vanno seguite”.
“Con l’inchiesta pubblica dalla Piana – ricorda il primo cittadino – abbiamo detto: l’opera ha senso se realizzata nella sua interezza, quindi asse nord-sud e asse est-ovest è ovest-est. Altrimenti si concentra il problema su una zona della Piana; inserimento delle modifiche proposte dall’inchiesta pubblica e dalla Via perché altrimenti è un’opera troiaio per tutti: aziende, cittadini e ambiente. Gli assi viari li vogliamo fatti ammodo e l’inchiesta pubblica ci ha detto che è possibile. Perché non farlo quindi? Nessuno risponde mai a questo: perché no? Perché non farli al meglio? Noi questo lo dobbiamo alle generazioni future, perché chi amministra non può risolvere un problema creandone uno più grande”.
“Mi odieranno tutti i potenti dei potenti partiti – conclude – ma a me poco interessa, quindi lo ridico: quello di cui ragionate oggi da Capannori non passa. Utilizzerò ogni mezzo per fermare lo scempio del mio territorio. Ripeto, da Capannori non passa”.