Parrocchie contro il decreto Salvini, è polemica

4 dicembre 2018 | 19:35
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Parrocchie contro il decreto Salvini, è polemica

Parrocchie della Lucchesia contro il decreto sicurezza firmato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, esplode la polemica. Parte dalla Versilia la presa di posizione dei parroci, con un post lasciato sul blog dell’unità pastorale delle parrocchie di Massarosa, che non lascia adito a dubbi: La gran parte dei cittadini attende indolente in una sorta di letargo di civiltà; spettatori passivi di un continuo regredire dell’Italia nell’ambito dei diritti umani e civili – si legge in uno scritto che parla di immigrazione -. In alcune città qualche segno di risveglio si è manifestato, tentando di rallentare un’accelerazione di barbarie che corrode il Paese. ’L’Italia non si lega’ e ’Esiste una sola razza, quella umana’ sono gli slogan più ricorrenti nelle manifestazioni che già prima dell’approvazione della legge erano state organizzate a Roma e in altre città”.

A queste parole reagisce immediatamente la Lega. “Abbiamo sempre saputo – affermano Elisa Montemagni ed Andrea Recaldin, rispettivamente capogruppo in Consiglio regionale e Commissario provinciale della Lega – che compito dei pastori di Dio sia quello di curare le anime. Non ci risulta, infatti, che tra i compiti loro affidati rientrino anche le dichiarazioni politiche come emerge invece nel leggere le aspre critiche al Decreto Sicurezza da parte delle parrocchie di Massarosa. Di tanto in tanto leggiamo sulla stampa di scandali che riguardano uomini di Chiesa: sono notizie che feriscono noi credenti, ma mai, come rappresentanti politici, ci permetteremo di intervenire su temi che non ci riguardano. Piuttosto -proseguono gli esponenti leghisti – in un periodo in cui anche nella predetta località gli atti delinquenziali non mancano, si osteggia, un’iniziativa che tende a ridare un po’ di serenità ai cittadini.” Ci auguriamo -sottolineano Montemagni e Recaldin – che chi ha elaborato il messaggio(peraltro non nuovo a queste sortite) non abbia letto dettagliatamente il documento fortemente voluto da Matteo Salvini e quindi ne abbia tratto una visione assai distorta e parziale”. “E’ doveroso e fondamentale – insistono i rappresentanti del Carroccio – che l’immigrazione debba essere regolamentata e la netta diminuzione degli sbarchi e dei conseguenti morti, è chiaro sintomo che il modus operandi del Ministero dell’Interno sia efficace nell’affrontare una problematica rilevante che era stata completamente trascurata dai governi precedenti. Uno dei problemi che affligge la Chiesa di oggi è la fuga dei fedeli dai luoghi sacri, con messe sempre meno partecipate. E dichiarazioni politiche come queste, certo, non aiutano a tornare a frequentare, come noi auspichiamo, i nostri luoghi di culto”.
 “Quando i parroci di Massarosa hanno scritto che ’il Matteo da seguire è quello che ha scritto il Vangelo’ abbiamo pensato che parlassero prima di tutto a loro stessi riferendosi alla famosa frase ’Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio’. Credevamo infatti – dice Marzia Lucchesi della Lega di Massarosa – che quello della Chiesa fosse un compito prettamente spirituale, mentre da un po’ di tempo a questa parte, soprattutto nelle nostre zone, i sacerdoti sembrano avere interessi prevalentemente politici. Da noi le Chiese sono sempre più vuote e, dopo decenni, vengono eliminate dal territorio manifestazioni religiose (come la processione dedicata alla Madonna, nella parrocchia di Bozzano), ma la preoccupazione prima dei nostri ministri di Dio è quella di far guerra a Salvini mediante comunicati stampa e messaggi sul sito parrocchiale. Peccato che, in questa evangelizzazione sui generis dimentichino di dire la portata economica dei progetti di accoglienza che si aggira nel 2017 intorno ai 100 milioni di euro e nel 2018 intorno ai 150 milioni di euro e che Massarosa è coinvolta in un progetto che si aggira intorno ai 2 milioni. Con queste cifre, le accoglienze ci sembrano tutto meno che caritatevoli. Quanto alla “sensazione di minaccia alla sicurezza”, vorremmo ribadire di nuovo quanto questa non sia propriamente una sensazione, ma sia stata, soprattutto nell’anno passato, una realtà che ha visto il nostro comune vittima di ripetuti furti nelle abitazioni e che ha spinto l’estate scorsa i cittadini a manifestare per le strade. Comunque, oltre a quello di pensare di più al potere spirituale, il consiglio è quello di leggersi bene il decreto in questione che tende a ridurre ingressi senza regole che non possiamo più chiamare accoglienza, a meno che per accoglienza non si intenda il disseminare i nostri parcheggi e i nostri supermercati di poveretti senza arte né parte in cerca di elemosina”.