
“Sono scaduti i 2 anni di cassa integrazione (Naspi) per i numerosi esuberi di personale alle case di riposo Pia Casa e Monte San Quirico, determinati dal passaggio di gestione tra due diverse cooperative. E nonostante che ci sia un accordo firmato nel 2016 davanti al Prefetto dal sindaco Tambellini e dall’allora assessore al sociale Vietina, che sottoscriveva la ricollocazione dei dipendenti, nulla è accaduto. Un fatto molto grave, che ancora una volta la dice lunga sulla promesse disattese da parte dell’amministrazione”. A denunciare la situazione è Remo Santini, ex candidato sindaco e capogruppo della lista civica SìAmoLucca.
“Finito il sussidio di disoccupazione e non avendo rispettato gli impegni presi, si sono ingannate le lavoratrici e l’opinione pubblica – incalza Santini -. Lavoratori e lavoratrici 50enni sono stati gettati non in un bacino di esuberi, ma in un baratro. Su vicende come questa i riflettori si accendono e si concentrano per qualche settimana, poi tutto finisce con la foto dell’incontro in prefettura per la sigla dell’accordo, e chi si è visto si è visto. Adesso esce fuori che sono stati trovati i soldi per far effettuare al personale in esubero un corso per assistente di base: ma con un corso e senza stipendio, purtroppo, non si mangia”. Un drammatico paradosso, per l’ex candidato sindaco, a cui si aggiunge la situazione delle ex dipendenti di un’altra residenza per anziani, Villa S.Maria. “Una vicenda piu’ recente, ma l’andazzo sembra lo stesso – aggiunge Santini -, perché delle cinquanta dipendenti ne sono state ricollocate ben poche. Entro il 2018 poi erano state stabilite altre 15 quote sociali: che fine hanno fatto? Chiedo al sindaco e all’attuale assessore Del Chiaro di fare chiarezza, mentre sul non rispetto del protocollo d’intesa di due anni fa credo che le autorità competenti dovrebbero indagare, sanzionando le inadempienze”.