Tweet Salvini, Pd Sant’Anna: “L’Italia merita un ministro, non un bullo”
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“Un ministro dell’interno che twitta su indagini in corso non merita neppure un commento. Il fatto in sé la dice tutta sul personaggio”. Così Matteo Salvini, come si legge da una nota del Pd di Sant’Anna, in un’intervista del 2014 che commentava le azioni del suo predecessore al Viminale, Alfano. “Un’intervista a dir poco profetica”, scrive il Pd, visti gli avvenimenti della giornata di ieri quando, “spinto dalla sua irrefrenabile sete di propaganda”, Salvini avrebbe twittato notizie su un’operazione di polizia in pieno svolgimento.
Non si fa attendere, quindi, l’attacco del gruppo di Sant’Anna, che prosegue: “E di fronte al legittimo e doveroso richiamo da parte di un procuratore della Repubblica – si legge nella nota – il vicepremier Salvini non chiede ammenda, come avrebbe fatto qualsiasi altra persona (che, probabilmente, per un fatto del genere sarebbe anche stata indagata). No, non pago del gravissimo errore appena compiuto, rilancia e porta l’asticella dello scontro istituzionale ad un nuovo, pericoloso, livello, insultando il suddetto procuratore con toni sbeffeggianti e irrispettosi, mandando alle ortiche qualsiasi forma di rispetto istituzionale e di salvaguardia delle funzioni di un organo indipendente come la magistratura”.
“Un atteggiamento di una tale arroganza non è tollerabile da parte di un ministro della Repubblica Italiana – scrive il Pd di Sant’Anna – Errori così grossolani, come quello di mettere a rischio una delicata operazione di polizia pianificata da mesi, nonché diffondere notizie false e tendenziose, non sono accettabili da colui che dovrebbe garantire la sicurezza di tutti i cittadini. In un paese normale, un tale ministro avrebbe già dato le dimissioni. Ma, ovviamente, non lo farà. Chiediamo allora con forza al ministro Salvini di smetterla almeno con la sua eterna campagna elettorale, fatta di insulti, denigrazione, scherno. Il popolo italiano, che tanto si vanta di rappresentare, non si merita un tale trattamento. Cominci a mantenere le promesse che ha fatto durante tutta la campagna elettorale, se ne è capace, e la smetta di vivere di rendita grazie al lavoro fatto dai governi precedenti a guida Pd. I cittadini italiani si meritano un ministro, non un bullo. Cominci a rispettare i suoi avversari politici e chi non la pensa come lui, invece di usarli come testimonial al contrario per le proprie manifestazioni di partito (stratagemma che la dice lunga sulla qualità del fare politica del signor Salvini)”. “Altrimenti si dimetta – conclude la nota – e torni a fare il semplice segretario della Lega. Già quello sarebbe più che sufficiente”.