Minniti (Lega): “Centro di accoglienza, poca sorveglianza dalla Croce Rossa”

Sulla vicenda dell’arresto dei tre nigeriani già ospiti del tendone in via delle Tagliate per spaccio di droga, interviene il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti.
“Più volte, in passato – dice – ho avvertito dei rischi connessi alla massiccia presenza in città di giovani africani erroneamente definiti richiedenti asilo ma in realtà turisti spensierati che, dotati di fiammanti smartphone, bivaccano in città frequentando sale giochi e negozi di elettronica. Qualche aspirante profugo ha pure commesso qualche atto di violenza contro le donne che nessun esponente dell’amministrazione comunale ha condannato preferendo voltarsi dall’altra parte senza giudicare i fatti. Ora apprendiamo che 3 turisti nigeriani (a nostre spese) spacciavano droga in città nascondendo gli stupefacenti nei materassi e nei cuscini di quell’orrendo tendone delle Tagliate”.
“Come mai – attacca Minniti – la Croce Rossa che gestisce quella struttura non ha attentamente sorvegliato né sugli accessi né su quanto avveniva all’interno? Come mai non ha ancora condannato duramente la vicenda? Chi gestisce una struttura del genere ha l’obbligo quantomeno morale di controllare quanto avviene all’interno. Se non sono in grado di farlo si provveda, senza indugio, a chiudere tendoni, Cas e ogni altra dannata struttura funzionale al business della finta accoglienza che nella nostra Provincia genera un giro d’affari di circa 15 milioni di euro.
Se questi sono i risultati, invito cortesemente l’amministrazione comunale, di non lamentarsi dell’impossibilità di gestisce direttamente il sistema Sprar a seguito del decreto Salvini. Ai finti buoni, conclude Minniti, interessa lucrare sull’enorme fiume di soldi connesso all’immigrazione ma a questo gioco io non ci sto perché qui si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini”.