Sanità, opposizione: “No rinvio del Consiglio aperto”

8 dicembre 2018 | 15:07
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Sanità, opposizione: “No rinvio del Consiglio aperto”

“La maggioranza di centrosinistra insiste per far slittare il consiglio comunale straordinario sulla situazione dell’ospedale San Luca e sul sistema della salute territoriale fissato per martedì 18 dicembre alle 21 grazie alle firme raccolte da partiti e liste civiche di centrodestra. È una scusa per evitare di affrontare la questione dal punto di vista degli operatori”. Lo sostengono in una nota Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega con le liste civiche SìAmoLucca e Lucca in Movimento.

“Partiti e liste di centrosinistra affermano che la seduta si debba svolgere ad anno nuovo, quando sarà nominato il nuovo direttore generale dell’Asl nord ovest – spiegano i consiglieri di centrodestra e civici – ma si tratta di una giustificazione che non sta in piedi, perché noi abbiamo deciso di far convocare il consiglio straordinario in forma aperta per ascoltare tutti gli attori della sanità, dai vertici delle direzione ospedaliera, nominati da tempo e quindi operativi, all’Ordine dei medici, Collegio infermieri, sindacati di settore, associazioni, comitati e altri che vorranno dare il proprio contributo per avere un quadro dei problemi. Ecco perché non c’è motivo per rinviare la seduta, proprio perché voluta da noi per ascoltare testimonianze ed esigenze. Anzi, riteniamo che attraverso le parole di quanti interverranno al consiglio comunale, il nuovo direttore generale dell’Asl nord ovest che verrà, potrà avvalersi di una fotografia chiara delle questioni da affrontare”.
“Già abbiamo spiegato che è nelle nostre intenzioni realizzare un confronto costruttivo, quindi riteniamo che la maggioranza non abbia alibi – concludono i consiglieri comunali -. A meno che non si voglia evitare il dibattito per timore di cosa possa emergere. Dunque nessun arretramento da parte nostra: si faccia il consiglio comunale straordinario già fissato per il 18, dando spazio all’intervento di esterni che ci rappresentino le attuali condizioni della sanità”.