Proposto osservatorio sulle sette dopo l’inchiesta di Flavia Piccinni

17 dicembre 2018 | 15:45
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Proposto osservatorio sulle sette dopo l’inchiesta di Flavia Piccinni

A un mese dall’uscita in libreria del libro-inchiesta Nella Setta (Fandango libri) scritto a quattro mani dalla lucchese Flavia Piccinni e da Carmine Gazzanni, è stata presentata una risoluzione in parlamento per chiedere, proprio sulla scia di quanto denunciato dai due autori, l’istituzione di un osservatorio sul fenomeno settario.
L’atto parlamentare, a prima firma di Anna Macina del Movimento 5 stelle e sottoscritto da altri dieci parlamentari pentastellati, è stato presentato in commissione affari costituzionali alla Camera dei deputati.

“Secondo quanto denunciato dai giornalisti Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni nel libro-inchiesta Nella setta – si legge nella risoluzione – sarebbero oggi circa quattro milioni gli italiani che a vario titolo sono membri o comunque interessati dall’attività di un’organizzazione settaria. Tuttavia, la mancanza di dati ed informazioni specifiche e dettagliate su questo tema costituisce un forte limite sia per costruire politiche dedicate sia per una mera conoscenza del fenomeno, anche a beneficio della generalità dei cittadini italiani”.
Anche perché gran parte di queste organizzazioni – come ricostruiscono Piccinni e Gazzanni – “tendono ad allontanare gli adepti dai propri nuclei familiari e dalla propria cerchia sociale e, nel contempo, vengono puntualmente compiute truffe ed abusi economici, che si concretizzano spesso nella devoluzione di ogni forma di avere economico o finanziario e spesso anche altri generi di beni materiali, in favore della setta e dei suoi leader; non di rado, a queste forme di abusi materiali si affiancano anche vere e proprie forme di abusi sessuali, che vedono coinvolti anche minori”.
Da qui la richiesta dei parlamentari, che hanno impegnato il Governo “ad adottare iniziative per istituire un osservatorio nazionale permanente sui fenomeni settari, costituito da rappresentanti istituzionali, a partire dai ministeri interessati e dalle forze dell’ordine impegnate sul campo, nonché da esperti del mondo scientifico, medico e giuridico attivi nel contrasto e nella prevenzione del suddetto fenomeno, con il compito di monitorare, raccogliere ed elaborare dati sul fenomeno settario nel nostro paese; relazionare almeno annualmente al Parlamento sulla propria attività; formulare proposte di contrasto e raccogliere ed elaborare le migliori pratiche sul territorio e diffonderle a livello nazionale”.