Rifiuti, all’Ato accordo sulla gestione integrata

19 dicembre 2018 | 13:45
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Rifiuti, all’Ato accordo sulla gestione integrata

Con i nuovi indirizzi espressi quasi all’unanimità, con il voto contrario del solo Comune di Cascina, dall’assemblea dell’Ato Toscana Costa svoltasi stamani oggi (19 dicembre) a Livorno, in merito al percorso di affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nell’Ambito Toscana Costa, sembra superata la fase di contrapposizione e di criticità decisionale che ha caratterizzato le sedute assembleari degli ultimi anni. “Come avvenuto già nel 2011 – spiega il presidente Lorenzo Bacci -, i sindaci hanno deciso di adottare un approccio analitico e non ideologico prima di decidere in via definitiva la modalità di affidamento del servizio”.

L’assemblea di stamani, oltre a confermare la decisione di procedere all’aggiornamento del vigente piano straordinario dei rifiuti e del relativo piano degli investimenti, ha infatti stabilito di avviare un’approfondita analisi tecnico – economica e giuridica su possibili modelli organizzativi e gestionali di RetiAmbiente Spa anche alternativi a quelli attuali, dai quali emerga la configurazione che meglio garantisca efficacia ed economicità nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
“In particolare – spiega Ato – tale analisi dovrà contenere: una valutazione sulla attualità delle motivazioni poste alla base della scelta della modalità di affidamento sino ad ora prescelta e, rispetto ad essa, sulle possibili ragioni di convenienza economica di un modello in house, dando conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato come previsto dall’articolo 192 del Codice degli Appalti, nonché dei benefici per la collettività, anche con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza, di economicità e di qualità del servizio, nonché di ottimale impiego delle risorse pubbliche”. Ma dovrà svilupparsi anche in “una valutazione giuridica, relativamente all’obiettivo di valorizzare il controllo pubblico sullo svolgimento del servizio, l’efficienza amministrativa ed il razionale impiego delle risorse pubbliche. Al riguardo dovrà essere valutata la coerenza dell’assetto che sarà assunto da RetiAmbiente Spa rispetto al suddetto obiettivo. In particolare dovrà essere valutata RetiAmbiente Spa come società industriale capogruppo delle società operative locali (modello Holding) congiuntamente ad una ipotesi di cambio di modello aziendale secondo la tipologia di azienda speciale consortile”.
I sindaci hanno deciso di garantire che si instauri un percorso concertativo, con la pluralità dei comuni soci di RetiAmbiente, teso a stabilire norme regolatorie e di garanzia condivise al fine di favorire l’ingresso tra le società già appartenenti alla capogruppo RetiAmbiente S.p.A. di tutte le altre società operative locali presenti nell’Ato Toscana Costa, a garantire e consentire ai Comuni la capacità di esercitare il controllo analogo sulla capogruppo e sulle società operative locali ed il potere nomina dei cda delle aziende di rispettivo riferimento territoriale, ed infine a completare la partecipazione in RetiAmbiente Spa di tutti i Comuni dell’Ambito favorendo l’ingresso del Comune di Borgo a Mozzano, unico tra i 100 Comuni dell’Ato Toscana Costa a non essere ancora socio.
“In questo contesto – spiega il presidente -, anche se ogni decisione sulla modalità di affidamento del servizio è sospesa in attesa degli esiti della suddetta analisi, sembra che, nell’Assemblea dell’Ato Toscana Costa di stamattina, si sia aperta una nuova fase auspicabilmente improntata alla collaborazione reciproca ed al confronto costruttivo”.