
Minacce al sindaco sui social network, arriva la decisa condanna dell’Anpi di Lucca che esprime “piena solidarietà ed appoggio” al primo cittadino, “fatto oggetto di ingiurie e di minacce per l’approvazione della delibera di giunta di contrasto ai neo-fascismi”.
“Le tante frasi comparse sui social dimostrano ignoranza, faciloneria e superficialità, arroganza e violenza verbale – sottolinea Anpi -, inaccettabili quanto la violenza fisica; sono minacce che parlano da sole e dimostrano di quale categoria di persone è composto il variegato popolo italiano. Le offese, gli improperi, le minacce, sono a danno di chi le proferisce perché li qualifica. Basta avere un minimo di buon senso e una pur debole coscienza democratica per rimanere esterrefatti di fronte a simili ingiurie. Ma le offese hanno anche un effetto positivo, quello dare maggiore spinta ai cittadini consapevoli che sono chiamati ad impegnarsi per il rispetto della legalità, per la difesa della società civile e dei diritti e per la tutela della persona in generale”.
“Le offese – aggiunge ancora Anpi Lucca – si trasformano in un collante delle forze antifasciste e democratiche che difendono le istituzioni democratiche, i cui fondamenti stanno subendo una lenta erosione che sta distruggendo i confini dettati dalla nostra Costituzione. Come dice Rossella Cantoni, ex presidente dell’Istituto Cervi ’quei confini oltre i quali il confronto diventa violenza, la difesa dell’identità diventa xenofobia, la rivendicazione dei diritti, diventa oblio dei doveri di convivenza’. Fascismo è violenza e questi attacchi ne sono una ennesima prova. Il diritto di parola, sancito dall’articolo 21, non è un diritto assoluto ma trova un limite nella necessità di tutelare il fondamento antifascista dello Stato perché nell’antifascismo sta l’essenza della nostra Democrazia. Libertà di pensiero sì ma non con finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, che esalta, minaccia e usa violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la Democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza. L’Anpi di Lucca sostiene questa delibera, che fortemente ha voluto e sollecitato. E’ la delibera che qualifica l’amministrazione comunale perché evidenzia la coerenza con i principi democratici su cui si fondano le nostre Istituzioni. E’ un fiore all’occhiello per la nostra amministrazione”.