Tomei (Pd S. Anna): “Minacce al sindaco fanno accapponare la pelle”

“Leggere certe affermazioni, scritte con una tale naturalezza da lasciare esterrefatti, fa accapponare la pelle”. Così Stefano Tomei, segretario del circolo Pd di S. Anna, nell’esprimere la propria solidarietà al sindaco per le minacce apparse nei commenti al post di Lucca in Diretta sulla delibera che prevede l’assegnazione di spazi pubblici a quanti dichiareranno di riconoscersi nella Costituzione e ripudiare il nazifascismo, si sdegna per il contenuto delle minacce e degli auguri di morte.
“Siamo tutti chiamati a fermarci – prosegue – in questo tempo di attesa e di riflessione, per capire quando si sia perso il limite del rispetto e della civiltà. Perché questo tipo di linguaggio non può e non deve diventare la normalità, non può e non deve trovare giustificazioni, come invece, purtroppo, qualcuno prova a fare. Bene, quindi, ha fatto la maggioranza a condannare tali comportamenti e a richiedere l’intervento della magistratura – va avanti Tomei -. È tempo di arginare questi balordi. Una piccola minoranza di persone che, però, inquina il dibattito e il sereno confronto democratico, purtroppo spalleggiato da chi, anche nel consiglio comunale, fomenta e strizza l’occhio a certi atteggiamenti, con commenti fuori luogo acchiappa-like, ma che davvero non si addicono a chi le istituzioni deve rappresentare. Dispiace ancor più che, di fronte ad attacchi così meschini a colui che rappresenta tutti i cittadini, non si sia levato un coro unanime di condanna e di presa di distanza. Salvo rare eccezioni, dalle opposizioni, di solito così prodighe di note stampa e comunicati, è sceso il silenzio. Un vero peccato, l’ennesima occasione persa per dimostrare, da parte di tutti, che la politica non può prescindere da certi valori democratici, valori che dovrebbero appartenere a tutti, senza distinzione di colore. Siamo davvero al paradosso della società civile, dove chi si dichiara antifascista e si spende affinché un valore fondante della nostra patria e della nostra costituzione sia difeso e affermato in ogni occasione, viene insultato, denigrato e minacciato. Mentre chi, al contrario, si fregia del titolo di fascista, è osannato e ammirato. A tutte queste persone vorrei ricordare che se oggi possono parlare liberamente lo devono proprio a quegli antifascisti che offendono e minacciano. Mi auguro allora che questo Natale possa davvero diventare occasione di riflessione per tutti. Anche per chi dei valori cristiani e dei suoi simboli si riempie la bocca ma che, alla prova dei fatti e in occasioni come queste, smentisce sé stesso”.