Il Pd si mobilita anche a Lucca contro la manovra del governo

Il Pd territoriale si mobilita contro la manovra del governo e organizza una manifestazione a Lucca sulla falsariga di quella nazionale “Mille no alla manovra delle tasse e delle bugie”. Uno slogan scelto dal Partito Democratico per l’iniziativa di sabato prossimo (12 ottobre), organizzata grazie alla rete capillare di federazioni e circoli, nel corso della quale militanti e parlamentari saranno nelle strade d’Italia per “parlare con le persone e discutere con loro, del lungo elenco di pasticci e guasti prodotti fin qui dal governo gialloverde oltre a presentare di contro le proposte del Pd per provare ad invertire – si spiega in una nota – questa rotta pericolosa intrapresa dal nostro Paese”.
“Una manovra contro il popolo” è invece il titolo dell’iniziativa promossa dal Pd lucchese che in questo modo ha inteso raccogliere l’appello proveniente dai suoi dirigenti nazionali. Alle 10 alla sede istituzionale di via Barbantini sindaci, amministratori locali, dirigenti, militanti, volontari si ritroveranno per manifestare, attraverso la loro presenza, la netta opposizione alle politiche del governo; sarà presente anche il capogruppo al Senato Andrea Marcucci oltre ai principali riferimenti a livello regionale del partito.
“Abbiamo a che fare – commenta il segretario territoriale Mario Puppa – con la legge di bilancio più controversa della storia della Repubblica, un Parlamento trattato alla stregua di un passacarte, figuracce a ripetizione in Europa, attacchi quotidiani alla scienza ed alla carta stampata per non parlare della disumanità dei porti chiusi di fronte a poche decine di disperati lasciati scientemente in mezzo al Mediterraneo per mesi. A fronte di tutto ciò Lucca c’è e risponde con forza ed entusiasmo all’appello dei democratici italiani – conclude Puppa – ci sentiamo idealmente uniti ai tutti i cittadini , militanti e simpatizzanti, che sabato prossimo scenderanno in piazza o prenderanno parte alle assemblee permanenti chiamate a denunciare la pericolosità e le ambiguità di questo governo dello sfascio”.