
È il bilancio armonizzato 2019-2021, che comprende anche le voci di bilancio delle società partecipate del Comune di Lucca, la seconda pratica all’ordine del giorno del consiglio comunale di questa sera (15 gennaio). Un testo, approvato alla fine della seduta con 19 voti favorevoli e 11 voti contrari, lungo e complesso che l’assessore e vicesindaco Giovanni Lemucchi espone attraverso le voci più significative.
“Si tratta – spiega Lemucchi – del secondo bilancio di previsione del secondo mandato, il documento in cui l’amministrazione alloca le risorse per l’anno in corso. Il documento è passato dalla giunta prima della legge di bilancio nazionale approvata il 30 dicembre, quindi non recepisce le novità in essa contenute ma abbiamo ritenuto importante che il testo fosse approvato in tempi celeri. L’approvazione del bilancio preventivo, in termini di legge, è stata prorogata fino al 28 febbraio e nel frattempo si stanno valutando le ricadute sui bilanci dei Comuni delle scelte del governo”.
“La voce entrate – spiega Lemucchi – è suddivisa in otto titoli. Nel titolo primo si parla di entrate tributarie, fra imposte, tasse ed entrate assimilate che nel 2019 sono di circa 46 milioni di euro, in linea con il 2018. Siamo intervenuti sull’addizionale Irpef, aumentando le esezioni sulle aliquote più basse e abbiamo abolito la Tasi, anche se non obbligatorio. Questo semplificherà gli adempimenti dei contribuenti, ma non si ridurranno le entrate del Comune. Si riduce invece la pressione fiscale fino ai 471 euro pro capite sul 2019, con un trend in calo negli ultimi due anni. Aumentano, questa la previsione, le entrate per la tassa di soggiorno e tassa della pubblicità e riteniamo che ci siano spazi, per il turismo, per ulteriori incrementi e incassi superiori amche grazie alla grande attenzione contro l’abusivismo ricettivo”.
“Quanto ai fondi perequativi – prosegue il vicesindaco e assessore Lemucchi – in particolare il fondo di solidarietà comunale introdotto dal federalismo fiscale abbiamo deciso di confermare l’importo degli anni passati. Dovremmo con tutta probabilità intervenire nella prossima variazione di bilancio. C’è poi il capitolo delle entrate extratributarie, pari a oltre 28 milioni di euro. Fra le principali voci ci sono le sanzioni per codice della strada, rette asili nido, mense e trasporto scolastico, Cosap, parcheggi, dividendi azionari delle partecipate. Quanto alle multe la previsione per il 2019 si riduce di 500mila euro, portando il dato in linea con l’accertato 2018, ovvero 5 milioni di euro. Sono quelle, peraltro, le entrate più difficili da riscuotere e negli ultimi mesi la percentuale di riscossione è ulteriormente diminuita, forse per l’annuncio della pace fiscale, che in pratica per le sanzioni di minore importo è un condono tombale. Con le nuove tariffe dei parcheggi si prevede una aggiore entrata per Metro di 500mila euro, per cui il canone versato al Comune passa a 2 milioni di euro. Il dividendo di Lucca Holding e le entrate per i bus turistici rimangono invece in linea con gli anni scorsi”.
“Passano direttamente al Comune – dice ancora Lemucchi – i proventi per la cessazione delle attività e l’internalizzazione dell’Opera delle Mura quindi circa 100mila euro per gli ingressi all’orto botanico, 1 milione e 30mila euro per i biglietti delle torri e 70mila euro per i canoni delle casermette. Le entrate da permessi a costruire e oneri di urbanizzazione sono ribassati a 1,825 milioni. Di questi 1,625 milioni sono destinati a spese per investimento e 200mila euro per spese correnti. I proventi per alienazioni (ex guardia di finanza e planetario) sono fissati a 2 milioni e 60mila euro, ma in bilancio abbiamo inserito una previsione prudenziale di un milione e 260mila in considerazione dell’oggettiva difficoltà di alienazione dei beni”.
Dal punto di vista delle spese, ha ricordato Lemucchi sono previsti “investimenti per oltre 12 milioni di euro con l’accensione di mutui per 5 milioni di euro e rimborso di vecchi per 3 milioni e 402mila euro. L’incidenza degli oneri finanziari è veramente modesta rispetto al debito complessivo. Quanto alle anticipazioni di cassa, uno dei problemi portati dietro negli ultimi anni, nel 2018 il problema è stato risolto definitivamente. I giorni di anticipazione sono stati 90 e abbiamo pagato 2816 euro di interesse. La cassa, inoltre, al 31 dicembre 2018 ha chiuso con un saldo positivo di 11,5 milioni. Risultato importante raggiunto grazie all’impegno di tutta la struttura dell’ente che ha portato ad un utilizzo fisiologico dell’anticipazione senza sacrificare i tempi dei pagamenti che rimangono sui 45-46 giorni. Viste le disponibilità di cassa pagheremo tutti gli atti di liquidazione emessi entro il 31 dicembre del 2018. L’obiettivo è ridurre ulteriormente i tempi medi di pagamento a 30 giorni”.
Sempre sul capitolo spese “le spese correnti – spiega Lemucchi – sono di poco superiori a 74 milioni di euro. La spesa per il personale 22 milioni di euro e rappresenta in percentuale il 29 per cento delle spese complessive, ben al di sotto dei parametri di legge. Obiettivo è quello di mantenere una dotazione di personale stabile negli anni a circa 500 dipendenti, il minimo con cui si può pensare di far funzionare un ente della nostra grandezza. Ci sono un sessantina di persone che, con il nuovo sistema pensionistico a quota 100, potrebbero andare in prepensionamento e sarà un tema da seguire attentamente”. “Faremo uno sforzo – prosegue ancora – nel settore sociale che impiega risorse per oltre 15 milioni di euro. Saranno rispettati gli impegni assunti soprattutto nelle Rsa dove nel settembre 2018 saremo in grado di eliminare le liste di attesa. Introdurremo ulteriori fondi per il rimborso delle morosità pregresse e incolpevoli. Per il progetto Ventaglio dopo l’esito positivo del 2018 che ha visto 13 persone disoccupate con contratti a tempo determinato, sono destinati 230mila euro, 80mila euro in più rispetto al passato”.
“Nel 2019 – spiega Lemucchi – prevediamo una nuova gestione degli archivi comunali per la conservazione a norma dei documenti, con individuazione di un soggetto esterno che possa garantire un servizio globale. Si tratta di un problema annoso del Comune di Lucca, specialmente per l’edilizia privata. La procedura di gara riguarderà l’archivio di San Filippo e ci consentirà di superare le difficoltà. Il 2019 sarà anche un anno importante anche per il piano operativo, per cui in bilancio sono stati stanziati 210mila euro. Per la cultura si approverà il ViviLucca 2019, il cartellone degli eventi. L’anno scorso aveva subito dei tagli, poi reintegrati con le varie variazioni. Sono stati spesi 800mila euro, quest’anno partiamo con il bilancio di previsione 2018 con 80mila euro in più ma non è facile coprire tutti gli importi. Si dovrà capire quali sono gli eventi su cui vogliamo investire. Al Vivilucca sono arrivate oltre 260 proposte di manifestazioni su Lucca. Questo da una parte ci conforta perché l’attrattività è forte, ma ci impone in termini di risorse di fare delle scelte. Sono previsti finanziamenti, nel 2018, per 1,3 milioni al Boccherini, nel 2020 e 2021 non sono previste risorse comunali per il processo di statalizzazione, sembra che il percorso sia arrivato a conclusione. Le spese ricadranno dirattamente sul ministero dell’istruzione”. Lemucchi parla anche dei fondi per gli accantonamenti, in particolare dei crediti di dubbia esigibilità. “La riduzione del 5 per cento della percentuale di accantonamento – spiega l’assessore – permetterebbe di recuperare per spese correnti di 500mila euro, ma la percentuale sarà crescente nel 2020. Il Comune vedrà se utilizzare questa opportunità. Nessun intervento di garanzia, invece, per le partecipate, visto che tutte le società del Comune sono in utile”.
Particolare impegno del Comune anche sul fronte delle periferie, in particolare per i progetti Piu e Quartieri Social. “I lavori al quartiere di Sant’Anna – ricorda Lemucchi – procedono speditamente, alcuni di questi sono praticamente conclusi, altri come il sottopasso e l’area verde di via Matteotti e il nuovo centro sociosanitario e piazzale Sforza si concluderanno grazie allo stanziamento di 8 milioni e 735 mila euro, il 20 per cento a carico del Comune. Più complesso il tema degli interventi a San Vito e San Concordio per 19,5 milioni di euro. Il governo rifonderà solo le spese sostenute, lo stanziamento riprenderà nel 2020. Questo ci ha portato a una diversa articolazione temporale degli interventi. Nel 2019 si faranno percorsi ciclopedonali e San Vito e San Concordio e si utilizzerà metà del contributo comunale per la sistemazione piazzale Ariosto. L’altra metà sarà nel 2020 con la restante metà di piazzale Ariosto e l’intervento nell’area ex Gesam”.
“Sono soddisfatto – conclude il suo intervento – per il rispetto dei tempi, che è un fattore importante. Ringrazio gli uffici coinvolti, che hanno portato avanti un lavoro complicato. Un ultimo cenno va alla pronuncia specifica della Corte dei Conti sui bilanci relativi agli anni 2015 e 2016. Abbiamo recepito la sentenza e a breve torneremo in Consiglio, non appena avremmo predisposto le risposte e la nota”.
Inevitabile che sia su quest’ultimo tema che si incentri il dibattito, aperto dal consigliere della Lega, Giovanni Minniti: “Nelle precedenti sessioni di bilancio – dice – sono sempre stato molto critico sui documenti contabili. Ho anche chiesto alla maggioranza di votare secondo scienza e coscienza non approvando bilanci cone videnti anomalie contabili e strutturali. Non sono mai stato ascoltato, ma sono stato facile profeta, visto che la Corte dei Conti ha fatto le pulci ai conti 2015 e 2016 evidenziando gravi criticità: avanzi di amministrazione solo sulla carta, errata indicazione del fondo vincolato, artifici contabili consistenti nell’impiego di fondi vincolati. Sono stati mantenuti in bilancio residui attivi inesigibili, cancellati secondo i nuovi criteri contabili”. “Il Comune ci ha provato – spiega Minniti – ma ci sono squilibri, che avranno ripercussione sugli esercizi successivi. Sono irregolarità non trascurabili, che evidenziano prassi contabili non corrette e minano alla radice i nuovi principi della contabilità armonizzata. Non a caso si richiedono interventi correttivi immediati. Le parole utilizzate dai magistrati contabili devono far riflettere anche sul bilancio di previsione 2019-2021. Si afferma che quanto detto dalla Corte non ha effetti sul bilancio preventivo. Ma sul punto è necessario che il sindaco riferisca sulle misure correttive da adottare. Non possiamo accettare l’assunto secondo cui il preventivo non è influenzato dalle situazioni patologiche evidenziate dalla Corte dei Conti. Il problema che grava come un macigno è rappresentato dalla effettività delle risorse utilizzate e dalla copertura finanziaria delle spese previste. Dubito che siano garantite, vista la previsione dell’anticipo di tesoreria anche nel preventivo 2019-2021. Prima di approvare il preventivo occorrerebbe mettere a punto le misure richieste dalla Corte dei Conti, in particolare la situazione degli avanzi di amministrazione meramente formali”. “La situazione è critica – conclude Minniti – e un pochino di umiltà vi farebbe bene nel non approvare questo documento”.
Chiara Martini, presidente della commissione bilancio, rimanda all’assessore l’intervento sul tema e rimane sul testo in approvazione: “Quanto al bilancio siamo partiti, nei lavori della commissione, dalle entrate, elemento importante perché è nel reperimento delle risorse che troviamo il primo step per la programmazione contabile, perché il Comune è lì che reperisce le risorse per esercitare la sua autonomia. Quello che ne viene fuori è un sistema di entrate che riesce a reggere, con delle misure che vanno incontro alle persone. Per quanto riguarda le spese vengono fuori gli indirizzi già approvati con il Dup, cioè come andare a investire. Fra le uscite spicca la cifra per il personale, che comunque è un organico ridotto. Poi c’è una spesa sociale oltre i 15 milioni e un’altra serie di interventi che vanno in linea con quanto detto e con gli obiettivi di questa maggioranza”.
Anche Bianucci (Sinistra per Tambellini) plaude al testo in apprrovazione: “Si tratta – dice – di un bilancio in estrema controtendenza rispetto agli scenari del passato. I dati presentati come la scarsa anticipazione di cassa, il pagamento dei fornitori a 45 giorni, la capacità di chiudere il bilancio con cifre certe e compiute, permettono di arrivare a questo punto grazie un impegno importante di vicesindaco e ufficio ragioneria, dopo un percorso lungo portato avanti e che è importante sottolineare. Ci sono vari elementi che ci permettono di avere uno strumento di bilancio più solido. Alcuni sono strutturali e vengono dalla stabilizzazione delle entrate statali, anche tramite il fondo di solidarietà comunale. Poi c’è stata una volontà e una capacità di fare pulizia dei debiti fuori bilancio, dalla situazione dei trasporti pubblici, al teatro, a Sinergo e Calore. Questa pulizia accurata ha permesso, in connessione alla stabilizzazione delle entrate statali ad addivenire a questa situazione. Se prima le partecipate creavano difficoltà all’assetto dell’amministrazione oggi le cose sono notevolmente diverse. C’è poi stata una volontà e una capacità di un recupero tributario che sicuramente è positivo per la situazione economica del Comune, ma è anche un elemento di equità contributiva importante perché, come sempre, quando si paga tutti si paga meno e si paga il giusto. In questo senso si evidenzia l’attività di Lucca Holding Servizi in ordine ai controlli puntuali portati avanti rispetto all’imposta di soggiorno. Questo cosa permette di fare? Che questa equità contributiva permetta di intervenire sull’addizionale Irpef, con 800 esenzioni in più alle persone in difficoltà, di aumentare le quote sociali e di riprendere investimenti seri sul territorio che per alcuni anni è stato possibile fare decisamente meno. Sono soldi veri che verranno investiti sul territorio per opere importanti e molto attese come il restauro dell’acquedotto del Nottolini e i lavori al cimitero urbano della città e che nei prossimi anni contiamo anche di poter aumentare. Questo è frutto di un circolo virtuoso che non è sempre stato scontato. Mi pare che, oggettivamente, c’è stato un miglioramento sensibile dell’assetto e della situazione finanziaria della nostra amministrazione”.
Scettico il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci. Anche lui parte dai rilievi della magistratura contabile: “C’è stata una pronuncia della Corte dei Conti – spiega – che rende poco credibile portare i conti dicendo che sono a posto. Ci sono delle critiche abbastanza serrate. Tra l’altro, a distanza di 20 giorni, sarebbe stato auspicabile che se ne parlasse in Consiglio e commissione. Se la corte ha disposto l’invio a tutti i consiglieri sarebbe opportuno che si evidenziasse cosa comporta teoricamente. Questo dimostra che c’è un’amministrazione convinta di far bene e che evidentemente non lo fa, anche in buona fede”. Nel merito, dice Bindocci, è “sempre difficile fare una previsione triennale. Su alcune previsioni non sono d’accordo, su altre cosa non c’è una scelta politica. La Lucca pensata fra tre anni da questa amministrazione è la stessa di tre anni fa. Riconosco che è stato fatto un buon lavoro su alcune cose e si è arrivati ordinati nei tempi ma rimane un atteggiamento sbagliato perché non si parte dagli errori che si sono fatti. Su Irpef, per esempio, l’operazione è sbagliata e meramente conservativa”.
È l’assessore Lemucchi a rispondere sulle polemiche riguardanti la sentenza della Corte dei Conti: “Abbiamo già predisposto – spiega – un percorso per la pronuncia specifica, in giunta in commissione e in consiglio comunale entro il 16 febbraio. Questo per sgombrare ogni dubbio. Avevamo la priorità di approvare il preventivo. Ma voglio fare una annotazione. Innanzitutto non si può banalizzare il parere dei revisori dei conti, visto che non è il solito collegio quello che ha valutato questo bilancio preventivo e quello che invece ha valutato quelli messi in discussione dalla Corte. Riguardo alla pronuncia specifica si parla in relazione al riaccertamento straordinario, che è stata una operazione fatta nel 2015 e prevista dalla normativa. C’erano dei problemi in tutti i Comuni italiani per residui attivi e passivi che datavano anche 20 anni prima ma l’operazione era stata consentita e fatta alla luce del sole. La cosa curiosa è che nel 2016 fummo criticati perché portammo dai 19 milioni di accertamento a 5 milioni l’anno successivo, perché si diceva che andavamo sottraendo possibili risorse della spesa corrente. Dal punto di vista di impatto sul bilancio la diversa temporalità non ha avuto nessun effetto sulla tenuta e trasparenza di bilancio”. “L’altro rilievo è quello relativo alla cassa – prosegue – per cui abbiamo fatto presente che nel 2018 la cosa è stata risolta”.
Quindi una risposta politica a Bindocci: “Si tratta di un bilancio conservativo? – conclude Lemucchi – Probabilmente è vero ma questa è la condizione in cui siamo messi. Non abbiamo ancora idea dell’impatto della legge di bilancio sui nostri bilanci. Abbiamo avuto un atteggiamento prudenziale, investendo soprattutto sul sociale. Siamo in una situazione di assoluta incertezza, dove le risorse sono assolutamente limitate. Se ci riducono il trasferimento dell’Imu, in particolare, siamo in difficoltà, ma l’impegno messo sul sociale e sulla possibilità di fare investimenti su periferie e quartieri social sono già stati degli impegni notevolissimi, calibrati con il lanternino”.
Da SiAmo Lucca Remo Santini mette in dubbio la tempistica della comunicazione della sentenza della Corte dei Conti, rinnovando la richiesta della possibilità, per i consiglieri, di accesso al protocollo elettronico.
In chiusura di seduta la minoranza, primo firmatario Nicola Buchignani (Fdi) e con esclusione di Bindocci e Barsanti, presenta un ordine del giorno in cui si impegna sindaco e giunta a incentivare le politiche per il lavoro e la famiglia in particolare gli aiuti alle fasce deboli della popolazione, un rilancio delle opere pubbliche, di incentivare l’edilizia privata con forme di incentivazione e sgravi, a prevedere progetti e investimenti per un salto di qualità del turismo anche attraverso la candidatura di Lucca a capitale italiana della cultura.
Sul tema, prima del voto, interviene anche il sindaco Alessandro Tambellini: “Gli obiettivi contenuti nell’ordine del giorno – dice Tambellini – sono condivisi dall’amministrazione, ora che è stato approvato un bilancio ordinato, dopo anni di anormalità. Sicuramente ci si impegnerà per il lavoro, non per nulla abbiamo un consigliere delegato sul tema, lavoreremo sulla famiglia. L’idea di Lucca capitale italiana della cultura è una buona idea, che stiamo seguendo anche noi, ma bisogna fare attenzione. A Parma, per esempio, ci sono alcuni privati che hanno messo a disposizione un capitale importante per poter concorrere a questo titolo. Le pratiche sono di molta rilevanza e chiedono investimenti ingenti. Va tenuto conto che anche le fondazioni bancarie avranno possibilità di elargire contributi molto ridotti rispetto agli anni passati, a causa dell’andamento della finanza internazionale”. Dopo l’annuncio di astensione del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci arriva l’annuncio dell’astensione anche della maggioranza. Il testo viene votato, quindi, da 10 consiglieri di opposizione con 18 astensioni.