
Le sue origini lucchesi nella città dalle 100 chiese erano note. Ora però il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, intervenendo alla trasmissione tv Porta a Porta di Bruno Vespa, per parlare dell’arresto di Cesare Battisti, lo ha dichiarato apertamente, manifestando anche la volontà di tornare in visita alla sua città d’origine forse già a primavera. Una notizia che comunque non ha ancora nulla di ufficiale, si affretta a spiegare il Comune di Lucca. Il sindaco Alessandro Tambellini non si sottrarrà ai suoi doveri istituzionali, dice, ma sulle differenze di idee non transige nel rimarcare la “distanza” che separa la sua amministrazione dal presidente Bolsonaro, che è espressione dell’estrema destra.
“Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro – sottolinea Tambellini – è il capo di Stato di un grande Paese dell’America Latina col quale storicamente abbiamo rapporti. Se deciderà di visitare Lucca, sarà ricevuto con il rispetto dovuto. Al momento comunque non abbiamo avuto alcuna notizia dal Ministero degli Esteri dal quale, ovviamente in via esclusiva, aspettiamo le informazioni utili per conoscere l’eventuale programma di visita che il presidente Bolsonaro vorrà seguire in Italia. Resta inteso che le idee politiche del presidente del Brasile non sono le nostre – chiarisce Tambellini -: siamo quindi pronti a rispettare il dovere istituzionale nei confronti di un Capo di Stato estero la cui famiglia ha origini lucchesi. Tuttavia voglio rimarcare le differenze politiche che esistono fra le nostre amministrazioni. La nostra dimensione politica non dovrà quindi essere attenuata né confusa col fatto di accogliere un capo di Stato di cui conosciamo idee e impostazioni politiche molto distanti dalle nostre”.