
Ripristinare la carta argento per consentire agli anziani di risparmiare sugli autobus. E’ quello che chiede il professor Luciano Luciani, analizzando la situazione determinata dal momento della sua cancellazione. “L’abrogazione, unilaterale, e mi sia consentito dirlo, anche piuttosto brutale, dei parchi vantaggi offerti da Vaibus ai suoi clienti ultrasettantenni in cambio di una modesta cifra annuale per usufruire di una piena disponibilità di movimento sul territorio provinciale ed extra provinciale, non solo colpisce il portafoglio dei cittadini con i capelli bianchi, non sempre benestanti, anzi tali sempre più di rado, ma – come se non ci pensasse già l’età – ne limita i desideri di autonomia, di libertà e di movimento”.
“Perché – aggiunge -, dopo una vita di lavoro non poter visitare con calma e pagando il giusto i numerosi bei luoghi che caratterizzano Lucca, la città, la provincia, le province circonvicine, la Toscana? Oppure, contrastare uno dei mali peggiori della condizione anziana, la solitudine, andando a trovare i colleghi di lavoro di una volta? O anche andarsene a giro non sempre e non necessariamente a piedi per i fatti propri, con i propri pensieri? È possibile che anche nella civile Toscana per fare cassa si colpiscano sempre i più deboli, i pensionati, gli anziani? Un’ultima melanconica considerazione: mai così soli. Sì, perché non ho visto nessuna amministrazione comunale, nessun sindacato, nessuna Associazione sociale, culturale, ludica, dire una mezza parola su questo piccolo, ma significativo, esempio di macelleria sociale. Oggi indirizzato ai meno capaci di organizzarsi e ai più deboli, domani chissà”.