Petrini: “Se non si fa rete Lucca non può ambire ad essere capitale cultura”

Lucca capitale della cultura? Parte dal dibattito ravvivatosi intorno a questa ipotesi l’intervento di Francesco Petrini dell’associazione Custodi della Città. Petrini fa un paragone con Matera che domani (19 gennaio) festeggerà il riconoscimento di capitale europea della cultura 2019.
“Difficilmente la nostra amata Lucca – dice Petrini – che in un lontano passato era veramente una Capitale europea se non delle arti e almeno degli affari, avrà mai un simile riconoscimento. Nemmeno potremo ambire a diventare Capitale della cultura italiana come già avvenuto, a partire dal 2015, per Ravenna, Cagliari, Lecce, Siena, Mantova, Pistoia, Palermo e come sarà nel 2020 per Parma. Del resto, e malgrado la trasferta giapponese del sindaco, non ci hanno riconosciuti, con tutte le nostre glorie passate, “capitale della musica”. Figuriamoci parlare genericamente di “patrimonio dell’umanità”, come si sta facendo in questi giorni, senza per altro considerare generose ancorchè sfortunate esperienze passate – penso all’iniziativa della giunta Fazzi nel 2006 per il riconoscimento del centro storico quale patrimonio dell’umanità – da cui criticamente e umilmente partire come abbiamo suggerito fin dal 2015 noi Custodi della Città”.
“Se non si fa rete o sistema che dir si voglia, se ci si affida a sporadiche, improvvisate o propagandistiche iniziative, leviamoci dalla testa l’idea di diventare capitale di qualcosa e patrimonio di qualcos’altro. Il Sasso Barisano e Caveoso sono stati riconosciuti patrimonio dell’umanità nel 1993. Questo il passato-dote della piccola città lucana. Oggi Matera – che ho visitato nell’agosto 2017 constatando il fervore e la sinergia di attività pubbliche e private, numerose e partecipate – dimostra come si possa coniugare ricchezza di patrimonio storico e artistico (questo l’abbiamo anche noi e tanto e prezioso) con capacità di progettare, di guardare avanti insomma (ed è questo che ancora, e molto, ci manca)”.