Forza Italia, unità del centrodestra alle amministrative, da soli alle europee per ricevere un largo consenso e spezzare il contratto di governo fra Lega e Movimento Cinque Stelle. È un doppio binario politico quello su cui si muoverà la campagna elettorale del partito azzurro, che dopo anni ritrova una sede fisica per il partito a livello provinciale. In una corte di viale San Concordio, a due passi dall’Esselunga, il partito azzurro ha radunato oggi (20 gennaio) vecchi e nuovi volti della politica locale per iniziare la lunga marcia che porterà al voto di maggio.
E per farlo ha chiamato il vicepresidente del partito, Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo. Con lui parlamentari e senatori non solo del territorio. Oltre agli onorevoli Mugnai e Bergamini e al senatore Massimo Mallegni, rispettivamente responsabile e vice del partito a livello regionale, non hanno voluto far mancare la loro presenza i senatori Masini e Berardi, l’onorevole Silli e il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barachini. Fra i presenti il consigliere comunale di Capannori Anthony Masini, l’ex consigliere di Lucca, Mauro Macera, l’ex coordinatore comunale Vincenzo Placido e una rappresentanza di Forza Italia Giovani e dei senior. Assenti, invece, i due consiglieri comunali di Lucca, Marco Martinelli e Simona Testaferrata.
Le idee, sulle prossime amministrative, sono chiare e Tajani le espone appena sceso dall’auto blu che lo ha portato a Lucca con la dovuta sicurezza visto il ruolo che ricopre: “Noi siamo per l’unità del centrodestra – dice – Questa è la nostra posizione e non è mai cambiata, semmai sono altri che guardano altrove. A livello locale e nazionale vogliamo l’unità per realizzare un’alternativa ai pessimo governi di sinistra come è già successo ad Arezzo, Pisa, Pistoia e Grosseto e come succederà anche in Regione Toscana”.
“Riapriamo una sede dopo tantissimo tempo – ha detto il senatore Mallegni – e lo facciamo con entusiasmo. In questa importante giornata per il partito alla presenza di una figura importante come Giuliano Nieri, che ci ha portati tutti per mano in questo movimento politico. Senza voler nulla togliere alla importantissima presenza di Antonio Tajani, oggi presidente del parlamento eurpeo, ma che ha sempre condiviso con noi gli anni di militanza ed è sempre presente. Con lui saremo oggi a Lucca, a Massa Carrara e a Viareggio per raccontare che siamo noi l’unica alternativa rispetto all’Italia che vuole chi ci sta governando attualmente”.
Di un “importante punto di riferimento” parla il responsabille provincale azzurro, il consigliere regionale Maurizio Marchetti: “Qui ci sarà sempre un luogo – dice – dove incontrarsi e fare politica forte come Forza Italia”. Per l’onorevole Mugnai “aprire una sede è un investimento politico. È una bella avventura che inizia e che deve portare a conseguire risultati importanti. Forza Italia, d’altronde, è una comunità di persone che riescono sempre a far sintesi. Una comunità che si distingue per le generosità. Generosità come quella di Berlusconi, che si candiderà alle prossime elezioni europee e come quella di Tajani che gira l’Italia in maniera indefessa e contribuisce a rafforzare l’immagine di Forza Italia nel paese. Le prossime elezioni europee sono fondamentali e sarà importante ottenere un risultato di rilievo per evitare alcune derive che si sono già viste”.
“Oggi è un giorno di festa – dice l’onorevole Deborah Bergamini – anche perché arriva a pochi giorni dalla celebrazione dei 25 anni del nostro movimento, i primi 25 anni di Forza Italia. Ci aspetta una sfida alle europee insieme al nostro presidente che senza paura ci guiderà in questi mesi di battaglia alla ricerca di una rivincita dopo anni di opposizione. Siamo nati come forza di governo e vogliamo tuttora cambiare il paese e per far questo è importante il rapporto stretto con la comunità che rappresenta i nostri valori”.
Chiude la mattinata il lungo intervento politico di Antonio Tajani che riassume le linee guida della campagna elettorale. Lo fa partendo dalla domanda di fondo: “Qual è il significato al giorno d’oggi di un partito come Forza Italia?”. “Questo – dice Tajani – non è il momento storico per un partito unico ed anzi è positivo raccogliere consensi in una coalizione fatta anche di qualche diversità. Nel panorama politico fra la Lega e il voto al Pd c’è un grande spazio e non possiamo permettere che venga lasciato alle sirene socialiste e alla sinistra alla Calenda. Noi siamo persone che credono nella dignità e nella centralità della persona, che vogliono leggee ordine senza estremisti, che credono nella forza e non nella violenza. Non siamo persone che protestano in piazza ma rappresentiamo l’Italia che lavora e che produce. Ed è questo il messaggio che vogliamo portare avanti e con cui confrontarci con le altre forze politiche del paese”.
“Ognuno di noi – dice Tajani – ha diritto a realizzarsi come individuo in questa vita, dalla pancia della madre all’età molto adulta. E anche i malati, i portatori di disabilità, chi è in difficoltà può e deve realizzarsi. Questo dimostra già che non siamo uguali ad altre forze presenti nel panorama politico. Non è, infatti, regalando uno stipendio chesi fa il bene della comunità. I soldi che si guadagnano lavorando, infatti, servono per poter dire: io sono un uomo libero. Ai giovani dobbiamo dare lavoro e dobbiamo semmai aiutare chi è impossibilitato a lavorare. Ricordo, in questo senso, che è stata Forza Italia a innalzare la pensione minima a un milione di lire proprio con Berlusconi”.
Capitolo economia: “La politica economica – prosegue Tajani – non è qualcosa di secondario. Eppure adesso si dice non alle grandi opere, si aumentano le tasse e si concede il reddito di cittadinanza. La prima cosa che si è fatto è stato tassare il no profit e non c’è ombra di marcia indietro nonostante le promesse. E ancora, l’ecotassa che disincentiva la produzione dell’auto, tanto che Fca ha annunciato che in questo panorama sarà costretta a rivedere i propri progetti in Italia. Per non parlare di altri settori come il turismo e l’agricoltura. Si sono tolti i voucher, per il sogno di un lavoro a tempo indeterminato per tutti ma l’alternativa resta il lavoro nero senza garanzie e senza alcuna sicurezza”. Strali contro l’introduzione della fatturazione elettronica: “Chiediamo ufficialmente – dice Tajani – che venga sospesa. Troppi piccoli artigiani non sono in grado di lavorare. Non si combatte così l’evasione fiscale così come non si fa come faceva Monti, mandando la guardia di finanza nei luoghi di villeggiatura. Ormai in molti dicono che questo paese non cresce più a differenza di quello che cercano di farci credere. Serve ridurre per davvero la pressione fiscale e far pagare i debiti della pubblica amministrazione. Uno stato serio prima di mandare a casa Equitalia paga i suoi debiti”.
Un cenno anche alla questione immigrazione: “Siamo all’indomani di una tragedia – ricorda – che ha visto 170 morti innocenti. Il problema dell’immigrazione si risolve lì da dove l’immigrazione proviene. Nel 2050 in Africa ci saranno 2,5 milioni di abitanti. Le condizioni di vista nel frattempo non vanno migliorando ma peggiorano. E intanto il cambiamento climatico porta alla distruzione dell’agricoltura mentre la fame, le malattie e un’altra grande piaga come il terrorismo non sono ancora sconfitti. Tutto questo fa venire la voglia di scappare da quel territorio. Noi chiediamo che sia l’Europa intera a investire in Africa. Le nostre imprese devono andare là e creare giovani imprenditori per poi ottenere materie prime ed evitare l’innalzamento dei prezzi di queste risorse”. Un passaggio riguarda anche la politica della Lega: “Chiudere i porti – commenta Tajani – può servire per un giorno o due, al massimo una settimana. Ma, come insegna la storia, anche il più grande esercito, quello romano, non riuscì a fermare le grandi immigrazioni da est a ovest. Senza una visione strategica queste iniziative, quindi non portano risultati a lungo termine. Ovviamente pensiamo che l’Europa che deve agire non sia quella di oggi, ma un’Europa che protegge i propri cittadini nell’epoca della sfida globale con le grandi potenze economiche internazionali. Un’Europa che va cambiata e non distrutta come vogliono i sovranisti”.
Alla fine Tajani risponde alla domanda iniziale: “Per tutto questo – spiega – serve un movimento come Forza Italia perché altrimenti c’è il caos o il governo della sinistra che ha finora portato a risultati disastrosi. Ovviamente Forza Italia da sola non basta, ma è anche vero che senza Forza Italia non si vince da nessuna parte. Presto Lega e Movimento Cinque Stelle saranno costretti a dividersi perché troppo diversi. Dobbiamo allora cercare di dare più forza a un governo che sia di alternativa. Con le altre forze del centrodestra, almeno, abbiamo un minimo comun denominatore per la politica economica e per affrontare il tema dell’immigrazione. Per questo serve far partire da qui e da tutte le sedi territoriali il confronto con i movimenti civici e con la società civile”.
Enrico Pace