Barsanti (Casapound): Stadio, Comune agisca su Lucchese

“Adesso si passi ai fatti. Il Comune deve agire nei confronti della società per i debiti relativi alla concessione dello stadio”. E’ con convinzione che il consigliere comunale di Casapound Fabio Barsanti scrive queste parole, dopo aver partecipato ieri al corteo di protesta dei tifosi della Lucchese prima dell’incontro al Porta Elisa con la Pistoiese. “La giornata di ieri è stata, per la Lucchese, una giornata importante – dichiara in una nota il consigliere comunale di CasaPound – perché ha visto centinaia di tifosi scendere in piazza con un solo grido ed una sola volontà: difendere la squadra rossonera da chi vorrebbe soltanto specularci. Il messaggio è stato forte e chiaro per tutti: per la nuova società ‘fantasma’, per Arnaldo Moriconi che è il vero animatore di questa situazione e anche per l’amministrazione Tambellini, rimasta immobile per mesi aspettando che la situazione precipitasse. Ieri, con il corteo in centro storico, è stato dimostrato che sono ancora tanti i lucchesi che amano la squadra, la sua storia ed una parte fondamentale dell’identità della nostra città. Di questo il sindaco deve tenere conto. Certo, mi aspettavo almeno qualcuno delle istituzioni o qualche collega consigliere, almeno per portare un saluto alla partenza in Piazza San Michele, ed invece non si è visto nessuno”.
“Con un po’ di fatica sono riuscito finalmente ad ottenere gli atti che indicano la situazione debitoria della società nei confronti del Comune – precisa Barsanti – ed il quadro che emerge è quello che già sapevamo: l’amministrazione comunale risulta essere il creditore più grande, con circa 85.000 euro di credito derivante dai canoni non pagati dalla Lucchese per l’utilizzo del Porta Elisa; una situazione debitoria che va avanti dal 2014. Tambellini, più volte incalzato dal sottoscritto in Consiglio comunale, ha sempre risposto che il Comune niente poteva fare nei confronti di una gestione che è privata, salvo, tuttavia, rinvenirsi in queste ultime due settimane. Adesso che la situazione è più grave che mai – conclude Barsanti – non si perda altro tempo: il Comune passi dalle chiacchiere delle ultime settimane ai fatti, ed agisca nei confronti della società per quanto in suo diritto. Lo faccia per la storia; per i moltissimi tifosi ancora una volta in ansia per le sorti della propria squadra; per i ragazzi di un settore giovanile già compromesso e per la squadra, che in questo periodo ha dimostrato attaccamento ai colori rossoneri”.