Baccelli: Assi viari, recepite istanze del territorio

31 gennaio 2019 | 16:41
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Baccelli: Assi viari, recepite istanze del territorio

I progettisti di Anas “hanno seguito come linee guida progettuali gli studi preliminari della provincia di Lucca, peraltro apprezzati in tutte le sedi, a iniziare dall’inchiesta pubblica”. Stefano Baccelli, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione infrastrutture, rompe il silenzio sugli assi viari dopo l’incontro che si è svolto questa mattina (31 gennaio) a Firenze sul sistema tangenziale di Lucca a seguito del quale il sindaco di Capannori ha ribadito la sua contrarietà al progetto complessivo presentato da Anas, definendolo “un troiaio”.

“Forse, per carità di patria – esordisce Baccelli – sono stato troppo a lungo in silenzio sul punto ma le parole del sindaco Menesini sugli assi viari mi lasciano ancora una volta esterrefatto e mi inducono a fare alcune precisazioni. Ero presente all’incontro di oggi con Anas, Regione, Provincia e Comuni di Lucca e Capannori e ho assistito alla presentazione accurata e attenta da parte di giovani e preparati progettisti che, anche con una certa sorpresa in positivo da parte mia, hanno dato conto di conoscere con dettaglio il nostro territorio, snocciolando con sicurezza e precisione nomi di strade, stradine, corti e località interessate. I tecnici hanno più volte ribadito di aver seguito come linee guida progettuali gli studi preliminari della provincia di Lucca, peraltro apprezzati in tutte le sedi, a iniziare dall’inchiesta pubblica che decisi di attivare ai tempi in cui ero presidente dell’ente”.
“Hanno inoltre cercato – prosegue Baccelli – di trovare un punto di equilibrio tra lo sviluppo funzionale della nuova arteria e la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Hanno previsto la piantumazione, come opere di mitigazione ambientale, di ben 27.755 esemplari di varie specie arboree – che per circa 11 chilometri di strada non mi sembrano pochi -, di investire 1 milione e 150.000 euro in analisi paesaggistiche, opere a verde ed opere compensative, 2,7 milioni di euro per il piano di monitoraggio ambientale, di realizzare 46 interventi di ‘ricucitura’ con la viabilità locale, 16 sui canali irrigui per la sicurezza idraulica. Derubricare tutto questo lavoro ad un ‘troiaio’, come ha fatto Menesini, mi pare irrispettoso delle professionalità messe in campo oggi da Anas e assolutamente controproducente rispetto alla ricerca di modalità condivise per ulteriori miglioramenti progettuali, sui quali io stesso convengo e che ho personalmente sostenuto questa mattina in occasione della riunione. Miglioramenti in particolare relativi a una maggiore integrazione fra nuova infrastruttura e territorio, consentendo un miglior drenaggio del traffico veicolare pesante delle cartiere presenti nell’area di San Pietro a Vico, magari realizzando un’ulteriore rotatoria, ma anche ad altri aspetti rispetto ai quali Anas ha comunque dato disponibilità di interlocuzione nella fase immediatamente successiva alla trasmissione del vero e proprio progetto. Su un punto ho trovato questa mattina grottesco e paradossale il dibattito, quando l’attuale sindaco di Capannori e presidente della provincia Luca Menesini ha insistito per una modifica sostanziale al progetto che verosimilmente, a parere di Anas, lo farebbe ripartire da zero, imponendo una nuova valutazione di impatto ambientale; mi riferisco al passaggio dello stesso per via Domenico Chelini, soluzione voluta con forza dall’allora amministrazione comunale di Capannori nella cui giunta sedeva lo stesso attuale sindaco Menesini, quando la provincia di Lucca e la stessa Anas avevano proposto che nel progetto preliminare il tracciato passasse piuttosto dal Pip di Carraia, proprio dove oggi insiste, con una inversione a 180 gradi, lo stesso Menesini, in una fase così avanzata del procedimento. Da amministratori che tengono al nostro territorio e ai cittadini della piana di Lucca, dopo un lavoro faticoso di oltre 10 anni, dopo essere riusciti a reperire le risorse economiche per realizzare questo primo lotto, dopo aver redatto la progettazione preliminare, dopo aver effettuato la valutazione di impatto ambientale, dopo aver svolto l’inchiesta pubblica, dopo tutti i passaggi al Consiglio superiore delle opere pubbliche, allo stesso Cipe, sarebbe imperdonabile ostacolare la realizzazione di quest’opera e non invece cercare nei prossimi mesi di modificarla, migliorandone l’integrazione con il territorio; dopo il progetto Salt 2 degli anni ’80, un’occasione persa di cui ancora paghiamo il prezzo in termini di fruizione e vivibilità del nostro territorio questa è davvero l’ultima chance che abbiamo per migliorare la qualità ambientale e la qualità della vita dei cittadini della piana di Lucca e per dare una risposta da troppi anni attesa dalla nostra comunità”.