
Chiudere ai mezzi pesanti la circonvallazione. Perché “Lucca e i lucchesi hanno già dato”. Una provocazione e insieme una richiesta concreta quella che arriva dal capogruppo di Lucca Civica, Claudio Cantini, che prende le mosse dal ribadito no del sindaco di Capannori al tracciato degli assi viari presentato ieri (31 gennaio) a Firenze. “Le Mura, monumento simbolo del nostro Comune e non solo – afferma Cantini -, sono purtroppo diventate la grande rotonda della Piana di Lucca, rappresentando attualmente l’unico snodo di traffico del territorio anche per i mezzi pesanti che sono diretti verso la Mediavalle e la Garfagnana. La viabilità lucchese, quella della circonvallazione in primis, ma anche quella secondaria formata da strade e stradine, si trova a sopperire alle limitazioni imposte dai Comuni limitrofi e al nuovo incremento del transito di mezzi, molti dei quali pesanti, privi di alternative, pur non essendo questa la via più diretta dallo scalo merci ferroviario e dall’uscita autostradale del Frizzone per i mezzi e le merci provenienti da Firenze. Per quanto ancora i lucchesi potranno accettare questa situazione? Il paventato stop del governo ai fondi per il raddoppio della ferrovia Lucca-Firenze, il tentennamento sugli assi viari, la vetustà di ponti come quello di viale Europa e quello di Monte S. Quirico (unico collegamento attuale con la parte nord della città), che non sono certo stati progettati per gli attuali carichi, e molte altre considerazioni ci portano inevitabilmente a chiedere dei provvedimenti forti e urgenti di limitazione del traffico”.
Chiudere i viali al traffico pesante dovrebbe quindi essere la prima mossa. “La proposta di inibire il passaggio dei mezzi pesanti su viale Europa, circonvallazione e zona Monte San Quirico – osserva Cantini – rappresenta un primo intervento, una prima azione concreta che affronta di petto il grande tema della nostra città, quello della viabilità e, di conseguenza, della vivibilità del nostro territorio, della sicurezza stradale, dell’ambiente e della qualità dell’aria. Un intervento per alleggerire il congestionamento del traffico, un segnale concreto per porre finalmente l’attenzione su questa situazione e pretendere una risposta da tutti coloro che continuano a parlare del dito senza prendere in considerazione la luna. Lucca per anni ha sopportato e sopperito agli egoismi di molti, ora è arrivato il momento di giocare a carte scoperte: sicuramente l’asse nord-sud non è la panacea di tutti i mali, ma in un Paese che continua a investire sul trasporto su gomma, a privilegiare l’auto privata ai mezzi pubblici, a muovere le merci su mezzi pesanti, non possiamo proporre soluzioni bellissime in teoria, ma, a livello pratico, distanti dalla realtà. C’è bisogno di agire su entrambi i livelli: quello immediato, che necessita di soluzioni veloci, per rendere oggi più accettabile, decorosa e vivibile la situazione; e quello a lungo termine, che innesca e porta avanti il doveroso cambiamento culturale e sociale, in favore di una mobilità sempre più sostenibile e condivisa. Una politica che dice no a qualsiasi tipo di infrastruttura è una politica che non guarda a nessun futuro, perché anche nel presente dimostra di non avere idee chiare. Di fronte alle incertezze, ai rinvii, alle polemiche sterili, ai dietrofront, ai tentativi di mediazione falliti, alle avversità, noi chiediamo determinazione e certezze, e un punto di inizio da cui partire: la chiusura della circonvallazione ai mezzi pesanti. I cittadini lucchesi hanno già dato”.