Barsanti (Casapound): “Sanità, ora servono fatti”

6 febbraio 2019 | 08:01
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Barsanti (Casapound): “Sanità, ora servono fatti”

Consiglio sanità, il giorno dopo. Per Fabio Barsanti di Casapound un appuntamento utile per raccogliere dati e iniziare ad agire. Il consigliere, però, stigmatizza la strumentalizzazione politica che, a suo dire, si è verificata intorno agli ordini del giorno presentati nel finale di seduta.
“Un Consiglio importante e costruttivo – dichiara in una nota il consigliere di opposizione – un punto di partenza per passare finalmente ai fatti, anche se rovinato in parte nel finale. Il Consiglio sulla sanità è stato un appuntamento importante e necessarioottenuto grazie  alla volontà delle opposizioni che richiesero il Consiglio straordinario a dicembre. Avevamo ragione, perché quello di ieri sera è stato un momento di ascolto fondamentale, un confronto su uno degli argomenti centrali per il presente e il futuro della città”.

“Come consigliere comunale – prosegue la nota – ringrazio profondamente i Comitati Sanità e tutti coloro che hanno portato un contributo. Dagli interventi, quasi tutti molto qualificati, sono emerse le principali criticità del sistema sanitario basato sull’intensità di cura e le conseguenze negative della sanità imposta dal modello regionale, focalizzando l’attenzione sulle carenze che riguardano il post-acuto e i servizi sul territorio. Più confronto con le istituzioni, sblocco delle assunzioni e puntare alla difesa della destinazione pubblica e socio-sanitaria del Campo di Marte. È su questo ultimo punto che, soprattutto, dovrà impegnarsi il consiglio comunale ma soprattutto dovrà agire e imporsi il sindaco”.
“Dispiace prendere atto di come, sul finale – conclude il consigliere di CasaPound – centrosinistra e centrodestra abbiano tentato di strumentalizzare quanto ottenuto con l’ascolto degli operatori. I primi ignorando come l’attuale maggioranza si sia piegata, in passato, ai voleri della Regione; i secondi tentando di mettere il cappello politico su quanto ottenuto ieri sera. Ricordo, tra l’altro, come entrambi gli schieramenti siano responsabili dell’inciucio del 2005 che portò alla volontà trasversale di costruire il San Luca”.
“Insieme al collega Bindocci – conclude Barsanti – ho dunque ritenuto più costruttivo rimandare ad un ordine del giorno trasversale in commissione, per dare inizio ad un percorso che raccogliesse tutti i contributi emersi e non solo una parte. Ieri invece si è preferito strumentalizzare, ed il sottoscritto altro non ha potuto fare che non prendere parte al voto rispetto ad entrambi gli ordini del giorno presentati dai due schieramenti”.