Colmar, Giannini (Pd): “Accuse assurde al sindaco per la sua lettera”

11 febbraio 2019 | 14:28
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Colmar, Giannini (Pd): “Accuse assurde al sindaco per la sua lettera”

Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, a salvaguardia dei datati rapporti di gemellaggio con la città francese di Colmar, come noto qualche giorno fa ha inteso esprimere la sua preoccupazione per la “precarietà del rapporto di amicizia tra Italia e Francia”. Preoccupazione, tra l’altro, già espressa anche dalla presidenza della Repubblica. In merito alla questione non si è fatto attendere nemmeno il commento di Gianni Giannini, consigliere comunale Pd, che ha voluto criticare aspramente l’opposizione: “Come d’uso ormai – scrive Giannini – gli gnomi della politica locale hanno sentito l’esigenza di criticare questa ingerenza nella politica nazionale, richiamando il sindaco ai meri problemi della città”.

“Esponenti politici della minoranza che – continua – sentendosi referenti della spericolata politica nazionale ritengono giustificare acriticamente ogni nefandezza attraverso il rilancio di accuse banali e pretestuose che mai hanno sentito di rappresentare sul territorio con interesse di risoluzione. Amare il proprio paese – scrive il consigliere – consiste nel difenderlo da tutti coloro che ne minano la credibilità, vuol dire tendere la mano, dialogare, e se tutto questo non proviene dal Governo in carica, a maggior ragione, le persone di senno sono chiamate ad agire”.
“Anche agli euro scettici più incalliti – continua – non possono sfuggire le dinamiche che si innescano quando i governi di due paesi iniziano a litigare con motivazioni che (come sempre) vengono caricate di pretestuosi sentimenti ‘anti’ ad uso del sentimento popolare. L’Europa unita, dalla sua costituzione nel 1957, ha dato ai cittadini la serenità di un’era di pace mai registrata nel corso della sua storia. Questa necessità di consolidamento dei legami , sembra stia venendo meno, di fronte al vento politico che sta attraversando il continente, riabilitando vecchi e superati schemi nazionalistici che egoisticamente fanno perno sulla promessa di un esclusivo ed elitario benessere economico. L’Italia, paese fondatore della comunità europea, soggiogato dal vento del cambiamento, è in questo momento in prima fila nell’opera di sfaldamento della comunione di intenti che ha garantito a tutti questi 70 anni di pace. Costruire l’Europa – spiega il consigliere – è l’appello che lancia il presidente Mattarella nella sua commemorazione del Giorno del ricordo e degli orrori collegati, sottolineando che per comprendere il clima del tempo bisogna anche avere una ampia e storica visione dei tormenti di quell’area geografica che dai primi del Novecento, attraverso due guerre mondiali, una guerra fredda ed una guerra civile arrivano fino quasi ai giorni nostri. Dopo il disfacimento della confederazione slava, il risorto spirito indipendentista non portò fortuna ai singoli staterelli con aspirazioni di purezza etnica, precipitandoli in una guerra terribile che ha distrutto principi di convivenza civile consolidati in centinaia d’anni di storia. L’ingresso nella Unione europea è stato anche per loro, la migliore garanzia di un futuro di convivenza pacifica e di progresso economico. Ora il governo gialloverde italiano – conclude Giannini – ha deciso di percorrere il sentiero tortuoso della contrapposizione diplomatica con uno stato amico e ripetutamente con le Istituzioni europee, creando situazioni di forte imbarazzo nella intera comunità. Dietro gli spericolati comportamenti governativi, è comprensibile che ogni esponente politico e di comunità senta l’esigenza di esprimere, ove di competenza, il suo disaccordo contro i pericoli delle tensioni diplomatiche messe in campo dal governo”.