Su infrastrutture c’è asse Del Ghingaro-Baccelli-Tambellini

Un accordo di vedute decisamente inedito, una prospettiva condivisa che forse per la prima volte “esplode” sul fronte delle infrastrutture. I due in questione sono l’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, e l’ex presidente della Provincia, oggi consigliere regionale del Pd, Stefano Baccelli. Tra i due non si può dire che in passato ci sia mai stato affiatamento, nemmeno su temi come quello che oggi invece ha sollevato Del Ghingaro su Facebook. Le infrastrutture. E non è un caso, probabilmente. Il tema infatti è tornato più che attuale a Lucca, con il progetto degli assi viari. L’idea di Del Ghingaro è chiara: rispettare sì i territori, ma favorirne lo sviluppo armonico con opere infrastrutturali degne di un Paese moderno. Parole che rimandano per contrasto, e nemmeno troppo velatamente, a quelle, di segno contrario, del sindaco di Capannori, Luca Menesini che sul sistema tangenziale ha puntato i piedi bocciando il progetto presentato da Anas e affermando di voler così tutelare il territorio e gli interessi dei cittadini. Contro questa posizione aveva preso le distanze proprio Baccelli sostenendo che invece il progetto di Anas tiene conto delle richieste dei territori coinvolti dall’ipotesi di tracciato. Sarà solo un caso dunque che oggi sposi le tesi di Del Ghingaro? Verrebbe da pensare di no. E a maggior ragione per il fatto che in giornata quel post è stato rilanciato anche dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. Il quale è perfino più esplicito di Baccelli: “Condivido totalmente in quanto scritto da Giorgio Del Ghingaro: le grandi infrastrutture sono importanti anche per economia e qualità della vita del nostro territorio. Penso soprattutto al raddoppio della nostra linea ferroviaria, al nuovo ponte sul Serchio e al sistema tangenziale della Piana di Lucca”.
A dare il la è stato il sindaco di Viareggio: “Da un’ora sono in autostrada verso Roma. Strisce s’asfalto che tagliano i territori, traforano le colline, per unire le città. Opere pubbliche importanti, che furono pensate per il futuro, per uno sviluppo socioeconomico di una provincia di una regione, di uno Stato. Infrastrutture strategiche come quelle ferroviarie e aeroportuali. Ci sono stati anni in Italia nei quali si pensava che ridurre i tempi di viaggio, dare più comodità allo scambio di merci e di persone, fosse una priorità e lo Stato investiva miliardi per raggiungere questi obiettivi – osserva Del Ghingaro – . Insomma creare una rete di mobilità nazionale e internazionale era uno degli scopi per la crescita del Paese e la modernizzazione della società. Do per scontato che il tutto dovesse avere i crismi della sostenibilità e per esempio le varie leggi sulla valutazione di impatto ambientale servivano proprio a garantire che le opere pubbliche non creassero danni all’ambiente e alle persone. Da un po’ tutto questo lavorio sulle infrastrutture (anche immateriali) ha subito un brusco rallentamento, non si investe più, dove sono già state spese risorse importanti, per varie ragioni, si decide di bloccare o i lavori o i progetti. Penso proprio a questo, mentre guardo i tir e le auto sfrecciarmi accanto. Se ci fosse stata una linea ferroviaria ad alta velocità che avesse collegato il mio territorio agli altri, avrei preso un treno, avrei speso meno, sarei stato più comodo e avrei inquinato in misura inferiore. Questa è una riflessione che vi passo, senza intento polemico, ma solo come spunto di discussione. Per me la Tav per esempio andrebbe fatta, come le altre opere previste e attualmente, per varie ragioni, bloccate, o dal governo o da alcuni enti locali. Si rispetti i territori e chi ci abita, ma si preveda uno sviluppo organico e di sistema della mobilità, altrimenti il gap tra le province, Regioni e stati che investono aumenterebbe a dismisura con quelli, come i nostri, che invece rallentano. Io la penso così e nel frattempo ho fatto una sessantina di chilometri scrivendo, seduto accanto a chi guida”.
E qui si allaccia Baccelli che rilancia, sempre sul social network, il post di Del Ghingaro, con un commento significativo e che riprende il tema di quello a suo tempo riservato alla posizione del sindaco di Capannori: “Non è banale né scontato che io condivida qualcosa di Giorgio Del Ghingaro – ammette Baccelli -. Ma questo post lo condivido appieno, riga per riga, parola per parola. E sottolineo queste, di parole – aggiunge riferendosi a quelle sulla Tav e sulla necessità di rispettare sì i territori ma favorire anche lo sviluppo con opere infrastrutturali adeguate -, che mi pare sintetizzino lo spirito dell’amministratore di buon senso che cerca di coniugare la salvaguardia del territorio ed il suo sviluppo. Perché la sostenibilità è certamente il rispetto dell’ambiente, ma anche del lavoro, è la possibilità di avvicinare tra loro le persone ed i luoghi produttivi, le comunità ed i territori, unico strumento per superare le diseguaglianze e le marginalità”.