
All’indomani delle elezioni primarie per il nuovo segretario del Partito Democratico, salutate con grande entusiasmo da molti dei principali esponenti lucchesi del partito, c’è anche qualche voce contraria. È il caso ad esempio dell’ex sindaco di Parcari Alberto Baccini. Secondo Baccini infatti il Pd, partito da cui è uscito qualche mese fa, ha in sé due anime – quella proveniente dall’area cattolica e quella dall’area ex comunista – che difficilmente potranno stare insieme ancora a lungo. E proprio data l’appartenenza molto spostata a sinistra del neoeletto segretario Nicola Zingaretti, Baccini invoca la nascita di un nuovo soggetto politico diverso dal Pd, più moderato e che si richiami apertamente alla cultura cattolica. Insomma, Baccini auspica un ritorno della Margherita o qualcosa di simile.
“Ricordo una riunione di molti anni fa in un noto ristorante della Lucchesia dove si gettarono le basi della fusione fra Ds e Margherita per dare vita al futuro Partito Democratico – afferma l’ex primo cittadino sul suo profilo Facebook – Il mio fu l’unico intervento contrario, accolto dalla sala con disapprovazione e anche con un po’ di ironia. Ero profondamente convinto che le due anime fossero inconciliabili in un unico contenitore ma funzionali e sinergiche l’una all’altra in posizioni autonome e distinte. Oggi, di fatto, si ritorna al punto di partenza: si ricostituisce un partito di sinistra classica e torna quindi indispensabile ridare vita ad una forza di centro, liberaldemocratica, europeista, con forti connotazioni cattoliche”.
“Non facendo questo – conclude Baccini – cesserà di esistere il centro sinistra ma ci sarà solo la sinistra, da sempre minoranza nel nostro paese. Credo che questa sia la la riflessione da fare questa sera e la questione da affrontare da domani mattina”.