Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina

6 marzo 2019 | 17:01
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina
Pip Carraia, Lunardi (M5S) si mobilita contro la Bretellina

Un’interrogazione regionale e una raccolta di materiale da inviare al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli per dire no alla realizzazione della Bretellina, una strada di collegamento fra la via Chelini e la zona Pip di Carraia nella zona di confine fra Tassignano e Santa Margherita, nell’ambito del progetto degli assi viari. È questo l’impegno preso oggi (6 marzo) dal presidente del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli che, insieme al candidato sindaco di Capannnori Simone Lunardi, ha incontrato il comitato viabilità e salvaguardia. Una vera e propria lotta quella intrapresa dal comitato, che ha raccolto 2mila firme contro la costruzione della Bretellina.

“La Bretellina ci costringerà a chiudere” tuonano i proprietari di un’azienda agricola di Santa Margherita, dopo la sede del Consorzio di Bonifica in via Scatena, dove i rappresentanti del M5S hanno incontrato i cittadini. La Bretellina, infatti, verrebbe costruita davanti all’azienda che produce formaggio costringendo i proprietari a cessare l’attività. La nuova strada, inoltre, provocherà espropri e demolizioni parziali o totali. “Un’opera – aggiunge il comitato – che porterà solo inquinamento nel territorio”
“Ci attiveremo in Regione – tuona Giannarelli -, questa è un’opera che non ha senso che viene fatta passare come compensativa al progetto di raddoppio ferroviario. Sarà un strada larga 10 metri, un intervento tra l’altro legato agli assi viari. Questo tratto, inoltre, non ha ricevuto il parere positivo da parte del consiglio superiore dei lavori pubblici”.
“Qua i cittadini e le imprese che oggi abbiamo incontrato lamentano decisioni prese dall’alto su un tema importante – prosegue Giannarelli -, come quello infrastrutturale, senza tenere in considerazioni i bisogni delle imprese che lavorano e creano occupazione per il territorio. Siamo qua per ricordare che a Capannori, così come in tutta la Toscana, c’è un problema infrastrutturale: ci sono grandi opere utili ed altre che destano perplessità, che non risolvono il problema del traffico. Quelle grandi opere utili vogliamo realizzarle però con l’ascolto del territorio. Questa mi sembra una richiesta relativa anche agli assi viari, che più che assi viari sembrano un due di picche per l’infrastruttura. Oggi continua l’azione di ascolto del Movimento 5 Stelle sui territori, un’azione propositiva: stiamo lavorando con segnalazioni continue al ministero per riqualificare lo scalo del Frizzone, per potenziare il trasporto ferroviario con il raddoppio purché siano accettati dalla popolazione. Si può sempre trovare una risposta con il dialogo”.
Evitare sprechi di denaro: “Proprio qua vicino all’azienda agricola – conclude Giannarelli – c’è un tratto ferroviario inutilizzato, un grande spreco di denaro pubblico. Ribadisco che noi siamo favorevoli alle grandi opere, ma diciamo un secco no allo spreco di denaro”.
“Questa opera è stata immaginata della megalopoli che vorrebbe realizzare il nostro sindaco Menesini – commenta il candidato Lunardi -. Un’opera del tutto estranea al raddoppio ferroviario, pur essendo essa stessa un’opera complementare. Se vogliamo parlare di interventi utili per la cittadinanza, avremmo dovuto pensare eventualmente a costruire una nuova stazione di Capannori-Tassignano in modo da poter essere utilizzata come linea di superficie per la città. La Bretellina devasterà il territorio e distruggerà anche un’azienda agricola, dedita all’allevamento e alla produzione di formaggio. Questo ci sembra veramente paradossale: il sindaco non prima di una settimana fa è andato ad inaugurare una stalla, facendoci vedere come si mungono le mucche. Un’alternativa a questa Bretellina esiste, non è di certo questa la strada da percorrere: dobbiamo lavorare sugli scali ferroviari esistenti”.

Claudio Tanteri