Lucca, sì alla mozione contro il Ddl Pillon, Minniti (Lega): “È il solito pregiudizio ideologico”

Riguardo l’approvazione, nella seduta di ieri (6 marzo) del Consiglio comunale, della mozione presentata per manifestare contrarietà sul Ddl Pillon, il capogruppo della Lega a Lucca, Giovanni Minniti, ribadisce che il Ddl Pillon, con il nuovo affidamento condiviso, intende mantenere quel legame congenitoriale che non puù essere distrutto, proprio nell’interesse dei figli e sottolinea che i consiglieri di sinistra abbiano: “Dimostrato il solito pregiudizio ideologico nei confronti di un’iniziativa legislativa presentata dalla Lega, che recepisce appieno le più avvertite elaborazioni dottrinali, i principi giurisprudenziali più recenti e soprattutto i principi costituzionali applicabili al diritto di famiglia”.
“La mediazione familiare risponde all’esigenza di mantenere con l’aiuto di un terzo quel legame cogenitoriale che nell’interesse dei figli non può certamente distruggersi e che potrebbe essere compromesso da posizioni conflittuali in sede giudiziaria in cui gli aspetti emotivi prevaricano le prese di posizione razionali – prosegue Minniti -. Con il nuovo affidamento condiviso il Ddl Pillon intende assicurare ai figli minori il diritto ad un rapporto equilibrato e continuativo con il padre e la madre, a ricevere cure, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambe le figure genitoriali e, soprattutto, a trascorrere con ciascuno dei genitori tempi paritetici. La Corte di Cassazione ha anticipato il dlL Pillon con la sentenza numero 1748 del 2018, nel punto in cui ha affermato che, in un affido condiviso, è sbagliato concedere al padre indicazioni generiche relative al tempo da condividere con i figli dal momento che vaghezza e genericità rischiano di rendere i rapporti tra coniugi maggiormente conflittuali. Anche con riferimento al mantenimento diretto, il tribunale di Firenze, con una sentenza depositata a novembre 2018, ha riconosciuto la forma di mantenimento diretto e la parità dei tempi di permanenza in una causa di separazione con figli in applicazione per così dire anticipata del concetto cardine del Ddl Pillon, ovvero la bigenitorialità effettiva. L’auspicio è che il Parlamento approvi senza sostanziali modifiche il Ddl Pillon che – conclude il consigliere Minniti -, non toccando la normativa anti-violenza e l’assegno di mantenimento all’ex coniuge, persegue l’obiettivo di una sostanziale parificazione delle posizioni soggettive dei coniugi perseguendo al tempo stesso il preminente interesse dei figli. Questo con buona pace di tutte le sciocche manifestazioni di piazza ed i convegni a senso unico come quello recentemente a Lucca con l’egida del Comune e che siamo stati costretti a sopportare”.