
Dopo la vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie del Pd dello scorso fine settimana, che a Lucca ha ottenuto il 60,80 per cento di voti, è il momento dell’analisi e dello sviluppo dei risultati dopo che il candidato vincitore ha un presentato un programma di 80 pagine di respiro europeista, che sembra dare una boccata di ossigeno a una sinistra che cova da tempo il bisogno di cambiare.
Questa mattina (7 marzo) nella sede del Partito democratico in San Francesco, ne hanno parlato il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, la sindaca di Altopascio Sara D’Ambrosio e Andrea Strambi, consigliere comunale di Viareggio. I tre, insieme all’ex assessore di Pietrasanta Daniela Ferrieri, erano candidati in lista con Zingaretti e, grazie a questi risultati entreranno a far parte dell’assemblea nazionale del partito. Tra i presenti anche Niccolò Battistini, coordinatore per la mozione a favore di Zingaretti, l’onorevole Raffaella Mariani, sostenitrice del nuovo segretario e l’assessore regionale Marco Remaschi.
“Da buon lucchese all’assemblea nazionale andiamo in quattro, almeno si risparmia – ironizza Tambellini prima di fare le sue valutazioni – Ringrazio Nicola per essere venuto a Lucca qualche tempo fa, ringrazio i candidati che si sono messi in gioco ma soprattutto ringrazio le tante persone che sono andate a votare e che ci hanno permesso di raggiungere questo ottimo risultato”. Sommando i numeri della Piana, della Valle e della Versilia, sono andati a votare 11889 mila simpatizzanti del partito democratico. Zingaretti ha trionfato sui candidati Martina e Giachetti in tutte le zone della provincia di Lucca, arrivando secondo solo in pochi comuni. In Garfagnana Zingaretti ha preso 1188 voti, contro i 1030 di Martina e i 53 di Giachetti, in Mediavalle rimane primo con 1280 voti contro i rispettivi 972 del secondo e i 70 del terzo. Nella Piana Zingaretti ha preso 3149 voti contro i 968 di Martina e i 581 di Giachetti. In Versilia il nuovo segretario ha vinto con 1679 voti, contro i 534 per Martina e 360 per Giachetti. Un risultato questo che si riflette anche a livello nazionale. “Prima le persone” e “Piazza grande”, sono gli obiettivi da sviluppare in ambito nazionale. “Prima di tutto deve venire l’attenzione per la persona, dobbiamo salvaguardare la capacità di guardarsi negli occhi – spiega Tambellini -. Bisogna fare politica avendo una visione ampia, che passi dal confronto, dalla correzione e dal dialogo. Nella società di oggi sono saltati i vecchi schemi e c’è la necessità di cambiare, pur rimanendo legati ai principi fondatori della sinistra che devono però essere tradotti concretamente in atti. Povertà, lavoro, ambiente, scuola, ricerca, semplificazione amministrativa sono i temi chiave dai quali deve ripartire il nostro partito. Bisogna trovare l’unità interna per poter incidere in maniera credibile sulla realtà esterna, in Italia e in Europa”. Il sindaco accenna poi al recente dibattito sugli assi viari, che vede posizioni diverse all’interno dello stesso partito. “Non è un’opera senza impatti – sostiene Tambellini – ma dobbiamo lavorare al meglio per la competività dell’intero sistema, un’occasione che non può essere motivo di divisione tra territori ma che deve essere inquadrata in un’ottica più ampia, guardando ai risultati futuri”.
“La voglia di cambiamento ha riportato al voto gente che si era allontanata – commenta l’assessore Remaschi – Questa è l’ultima chance che ci viene data per riniziare con unità e partecipazione. Zingaretti interpreta questa voglia di cambiamento perché l’Italia ha bisogno del Pd e di una sinistra dalle ampie vedute”.
“Il partito deve tornare ad avere sostanza, a dare risposte alla persone – aggiunge Sara D’Ambrosio -. In assemblea nazionale, da sindaci, parleremo del legame col territorio e con la gente, principio fondatore della sinistra”.
“Le persone sono tornate a votare per Zingaretti – prosegue Andrea Strambi – e per la sua prospettiva europeista. Dobbiamo coltivare il dialogo e l’ascolto per costruire una piazza enorme e mettere la parola fine sui litigi del passato”. A chiudere l’analisi l’onorevole Raffaella Mariani: “La partecipazione alle primarie non era scontata, dobbiamo tenere unito il partito per dare una svolta e le amministrative sono un’ottima palestra per coltivare la discussione e il confronto, anche tra territori vicini”.
Jessica Quilici