
Ne ha per tutti il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti. A finire sul banco degli imputati per l’esponente dell’opposizione sono le iniziative volte a favorire l’integrazione dei migranti nella comunità. Un’operazione che, per Minniti, vede la scuola lucchese diventare “terreno di conquista dell’ideologia politically correct che mira a propagandare multiculturalismo, relativismo, immigrazione incontrollata”. E proprio per questi motivi l’esponente del carroccio presenterà una formale nota di protesta al Provveditorato agli studi di Lucca ed al Ministero della pubblica istruzione dopo lo spettacolo all’Ite Carrara.
“Dopo la farsa andata in scena all’Ite Carrara – afferma l’esponente leghista – è ora la volta della mostra interattiva per ‘disimparare il razzismo’ che coinvolge oltre 600 studenti delle scuole superiori i quali saranno stimolati a comprendere le forme di discriminazione anche attraverso le testimonianze di rifugiati scampati a persecuzioni nei loro paesi di origine. Si organizza una mostra comprendente due percorsi: il primo (viaggio tra i pregiudizi) prevede una simulazione in cui i ragazzi vestiranno i panni dei migranti; il secondo (laboratorio di idee) si propone di stimolare l’immaginazione per far comprendere le forme di discriminazione che, per la verità, sono del tutto asserite visto che a Lucca i migranti se la spassano più che bene. Simulazione, stimolazione (termini utilizzati da chi ha presentato l’iniziativa) sono chiari meccanismi di manipolazione del pensiero tendenti ad imporre ad adolescenti in età evolutiva il comportamento da tenere nei confronti di immigrati ritratti come vittime di violenze che inseguono il sogno di libertà in Italia dove, però, vengono accolti da indifferenza, ostilità, razzismo. Naturalmente gli effetti negativi dell’immigrazione incontrollata quali l’incidenza sui tassi di criminalità ed i costi connessi al mantenimento che ricadono sui contribuenti vengono accuratamente taciuti. Al contrario, i personaggi allarmati dal fenomeno migratorio vengono ritratti come spregevoli razzisti per cui è necessario disimparare il razzismo”.
Minniti si rivolge poi all’assessora Ilaria Vietina e al sindaco Alessandro Tambellini: “Stiamo dando i numeri? Cosa significa disimparare il razzismo? Volete dire che Lucca è razzista e deve smettere di esserlo? Le mostre e gli spettacoli teatrali che patrocinate nelle scuole sono finalizzati ad estirpare la malapianta del razzismo nella nostra città? Se così è, sono di meridiana evidenza le finalità ideologiche connesse ai cosiddetti progetti legati alle scuole sostenuti dall’amministrazione Tambellini: cambiare la cultura di una certa comunità in quanto imperniata sulla discriminazione, sulla disuguaglianza, sul razzismo per approdare nell’isola felice del multiculturalismo che integra tutto e tutti ed annulla le identità specie quelle tipiche della cultura occidentale per cui è giusto non fare le recite di Natale nelle scuole, non allestire il presepe negli uffici comunali (a dicembre è stata bocciata una mozione in consiglio comunale), non esporre il crocifisso nei luoghi pubblici”.
“Per cambiare la cultura occorre prima cambiare le menti – aggiunge Minniti – specie quelle non ancora completamente formate e questo spiega l’interesse verso gli studenti che devono essere coinvolti sul piano emotivo (le testimonianze dei rifugiati vittime di violenza) e fatti sentire in colpa (gli studenti vestiranno i panni dei migranti che come si sa viaggiano in spazi angusti) poiché hanno la fortuna di vivere tra gli agi in un paese libero. Il riscatto avviene con il culto del migrante che deve essere accolto ed integrato a tutti i costi e chi non si adegua è un razzista che deve essere rieducato (disimparare il razzismo è il leit-motiv della mostra)”. “Questa è la vera intolleranza dei seguaci della dittatura del pensiero unico che, purtroppo, ha attecchito anche a Lucca – conclude l’esponente della Lega – I nostri figli non devono subire né condizionamenti psicologici né tantomeno devono essere fatti sentire in colpa ed è ora di finirla con queste squallide iniziative di colonizzazione ideologica nelle scuole, conclude il a tal fine, conclude il consigliere Minniti, comunico che presenterò una formale nota di protesta al Provveditorato agli studi di Lucca ed al Ministero della pubblica istruzione”.