Bianucci (Sinistra con Tambellini): “Città faccia di più per valorizzare la memoria di Erbstein”

17 marzo 2019 | 15:20
Share0
Bianucci (Sinistra con Tambellini): “Città faccia di più per valorizzare la memoria di Erbstein”

Gli adesivi di gruppi di tifosi – vicini agli ambienti di destra ma anche a quelli di sinistra – su un cartello stradale dedicato a Erno Erbstein fanno discutere la politica. A scatenare tutto un post del sindaco Alessandro Tambellini che ha parlato di fascismo. Ora Daniele Bianucci, di Sinistra con Tambellini, fa un appello affinché la città trovi il modo di “valorizzare di più” la figura dell’ex allenatore della Lucchese. Quanto agli adesivi, monitorati anche dalla digos, il raid non era mirato a Erbstein in particolare perché immagini simili – spiegano gli inquirenti – sono apparse anche in altri luoghi della città, sempre su cartelli stradali. Un modo per “segnare” il territorio, da parte di questi gruppi di tifosi vicini a opposte fedi politiche. Nondimento, il clima si riaccende subito in città.

“Erno Erbstein – scrive Bianucci – è una delle figure più belle che il passato della città ha consegnato al nostro futuro: perché rappresenta la testimonianza di una vita che ha saputo lottare contro i pregiudizi e le persecuzioni fasciste e naziste. Non a caso, è un esempio che è vissuto con orgoglio da tantissimi giovani lucchesi, sportivi e non. Credo che Lucca debba trovare, in fretta, modi e mezzi per valorizzare, ancora di più, la sua storia, che è quella della nostra città: democratica e antifascista”.
Bianucci torna sul “caso adesivi”: “Quanto è accaduto – sostiene – è inqualificabile, e ferisce tutte le cittadine e tutti i cittadini lucchesi. Erbstein, ebreo di origine ungherese, fu l’allenatore che portò la Lucchese ai suoi massimi livelli. Fu però costretto, con sua figlia Susanna, ad abbandonare Lucca a causa delle leggi razziali: infamia del nostro Paese, volute da Mussolini. La sua testimonianza è oggi un esempio importante per tantissimi giovani lucchesi: e questo gesto, vigliacco e offensivo, non può che far vergognare la nostra Città. Ci rassicura il fatto che un’azione tanto bieca sia stata posta in essere da una piccolissima minoranza; perché Lucca è ben altra cosa: è democratica, accogliente, antifascista. Per questo, l’invito che lancio alla Città è di trovare, in fretta, modi e mezzi per valorizzare, ancora di più, la sua storia: esempio per tutti di una vita più forte di pregiudizi e violenze”.