Riabilitazione, il dottor Maci ascoltato in commissione

22 marzo 2019 | 10:03
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Riabilitazione, il dottor Maci ascoltato in commissione

Organizzazione e funzionamento dell’unità riabilitativa nell’ex Usl 2, in commissione sociale oggi (22 marzo) è intervenuto il dottor Ivano Maci, affiancato dal dottor Luigi Rossi (direttore della zona/distretto dell’Usl 2)
Maci, che è vicepresidente in carica dell’Anfass di Massa Carrara, illustra virtù e problematiche di questo fondamentale comparto, anche alla presenza dell’assessora Lucia Del Chiaro.
Per la consigliera Petretti, che ne introduce la figura insieme al consigliere Ciardetti: “Si tratta di un professionista di grande esperienza, che sta fornendo un contributo importante in tema di pratiche riabilitative”.

“Sono a Lucca – ricorda Maci – da circa dieci anni, per dirigere la riabilitazione. Si tratta di un tema trasversale e complesso e, per affrontarlo al meglio, lavoriamo molto sul territorio”. Un’istantanea, la sua, dalla quale emerge il numero di posti letto oggi disponibili nella zona coperta dall’Usl, che sono suddivisi sulla base della gravità per codici. Si comincia, infatti, dal codice 26, quello della riabilitazione estensiva (per pazienti non più a rischio di instabilità clinica), si prosegue con il codice 56 (che significa riabilitazione intensiva per pazienti che hanno superato la fase acuta, ma sono ancora a rischio di instabilità clinica), si prosegue con e si arriva fino al codice 75 (per i pazienti più gravi, tra cui quelli che si trovano in coma).
A Lucca, in questo senso, non ci sono ad oggi posti letto disponibili. A Viareggio invece sono 29 complessivi (16 letti per il codice 56 e 14 letti per il codice 75) ed a Barga sono 30 (20 per il codice 56 e 10 per il codice 26).
“Molte risorse – prosegue il dottor Maci – vengono poi investite negli ambulatori: due sono nella piana e due in valle del Serchio. Prossimamente, inoltre, ne apriremo uno anche a Barga”. Uno degli ambulatori principali si trova a Campo di Marte, nell’edificio C: “Lo stiamo potenziando – commenta – allargandoci e portando nuove competenze. Tra non molto, infatti, faremo anche la riabilitazione delle funzioni cognitive”.
Nel percorso riabilitativo, viene evidenziato, ad oggi si tratta la sola età adulta. Una questione che pone il tema della presa in carico di pazienti di minore età, sollevato peraltro dall’assessora Del Chiaro e dal consigliere Di Vito, che richiede una valutazione caso per caso.
Petretti rammenta inoltre come il problema storico della riabilitazione sia quello della gestione della cronicità, tornando sul tema della creazione di una piscina – o meglio, di una vasca terapeutica – che ha acceso un dibattito nelle ultime settimane.
“Si tratta di micropiscine – spiega Maci – che permettono di stare in acqua insieme al paziente. Possono accogliere 2-3 persone al massimo e sono larghe 6-8 metri. La questione è che dal punto di vista sanitario la Regione Toscana disconosce questo tipo di terapia. Viareggio ad esempio ce l’ha, ma non la utilizza, perché la Regione non paga il servizio”. Un tema intorno al quale si continuerà a discutere, anche in sede di consiglio comunale, per valutare i profili di fattibilità del progetto anche a Lucca.
In chiusura, il dottor Di Vito chiede di riportare a Lucca l’unità riabilitativa complessa, in considerazione della grande domanda (170mila abitanti nella piana) che proviene dal territorio. “Anche qua abbiamo bisogno – afferma Di Vito – e vogliamo i posti che ci spettano”. Maci, sul punto, ricorda che anche a Pisa non ci sono posti letto per la riabilitazione (presenti, invece, a Volterra): “La logica imporrebbe un altro ragionamento – argomenta – ma venticinque anni fa vennero fatte delle scelte diverse. Ovunque si stringono i denti per far fronte alle difficoltà”. A Barga vengono fatti, ad oggi, circa 360 ricoveri annui: il 65 per cento proviene, per l’appunto, da Lucca.