
Ad aprire il consiglio comunale di questa sera (26 marzo) a relazione annuale del garante dei detenuti del Comune di Lucca – l’avvocato Mia Pisano – chiamata a tracciare un quadro della situazione vissuta al san Giorgio nel suo ultimo semestre di mandato. “Uno dei limiti maggiori – dichiara – resta quello relativo alla possibilità di lavorare per i detenuti, perché la struttura non si presta. Un’altra nota dolente – prosegue – è poi quella relativa al volontariato: nella città di riferimento a livello nazionale fatichiamo tremendamente ad attirare questo mondo”.
Tra le ulteriori criticità spiccano anche il padiglione chiuso dal 2017 – che consentirebbe un ampliamento degli spazi – ed il problema delle cure mediche dentro al casa circondariale: “Il tribunale di sorveglianza a volte non consente a chi ne ha davvero bisogno di uscire all’esterno per scontare la pena nel proprio domicilio, come è staato nel caso dell’ultimo decesso avvenuto a Lucca nonostante le diverse istanze presentate dall’avvocato”. Pisano precisa che non ha presentato una nuova candidatura perché “mi aspettavo almeno di ricevere una telefonata prima che uscisse il nuovo bando, di cui non mi sono avveduta. Mi auguro solo – è il dubbio che esprime – che il fatto che mi fossi candidata in passato per Casapound non abbia inficiato la mia ricandidatura: non ho mai fatto diversificazioni di trattamento tra i detenuti, che sono per la maggior parte stranieri. C’è da parte mia un po’ di amarezza, ma anche la convinzione che potrò spendermi in altre attività di volontariato”.
Per l’assessore Lucia Del Chiaro, oltre ai ringraziamenti, è doveroso precisare che “si è trattata di una semplice scadenza naturale, al termine della quale abbiamo pubblicato il bando. Il lavoro della garante, che ringrazio, ha consentito di rimettere in piedi un tessuto di relazioni importante”. Il consigliere Pilade Ciardetti, invece, dopo aver spiegato come il bando per la ricandidatura non è passato dalle mani della commissione sociale ricorda che “il padiglione ancora chiuso è una vergogna, anche perché è costato 900mila euro”. Al coro di ringraziamenti, per la passione, la competenza e l’umanità espresse da Pisano, si unisce anche la consigliera Donatella Buonriposi. Secondo Barsanti “essere candidati di Casapound certo non facilita le cose, ma credo nella buona fede di chi ha stilato il bando, anche se a pensar male spesso ci si azzecca. Ringrazio la garante per averci fatto entrare nel mondo carcerario in questi anni”. Il consigliere Di Vito, ancora, chiede che “si recuperino spazi per l’attività fisica” e plaude all’attività svolta della gaarante, sottolineando a più riprese i passi della relazione e condividendone le conclusioone, “anche laddove bacchetta enti ed istituzioni che non hanno fatto il loro dovere”. Parzialmente critico nei confronti dell’amministrazione il consigliere Massimiliano Bindocci: “In un periodo improntato a un forte giustizialismo servirebbero momenti di discussione pubblica su questo tema, anche se uno sforzo in termini di organico per la polizia carceraria è stato fatto da questo governo e questo non succedeva da diversi anni a questa parte”.
Il capogruppo di SìAmo Lucca, Remo Santini, chiede “cosa abbia fatto di concreto l’amministrazione rispetto all’apertura del padiglione”. Il sindaco, sul punto, ribatte: “Non ci sono modalità per interferire con i lavori propri del ministero della giustizia. Un sindaco può chiedere, ma non ha poteri per andare oltre. Nel frattempo abbiamo iniziato un’interlocuzione proficua con il nuovo direttore”.
Il Consiglio, prima della fine del dibattito, ha proceduto alla presentazione del nome della nuova garante dei detenuti, dando corso all’unica candidatura in essere, quella della dottoressa Alessandra Severi, già volontaria del Gvai. Un procedimento intorno al quale, tuttavia, l’emiciclo si arena, infilandosi in un botta e risposta interminabile, con l’opposizione che critica le modalità comunicative utilizzate, asserendo di aver saputo in ritardo della candidatura della dottoressa Severi, e la maggioranza che ricorda come la nomina fosse stata approvata all’unanimità, in commissione sociale, già dallo scorso 18 gennaio. Bindocci chiede di “riaprire il bando poiché la procedura del bando non è chiara e trasparente”, ma per il consigliere Renato Bonturi “’è inaccettabile andare a ritrattare una posizione già assunta in sede di commissione”. Santini, dal canto suo, ricorda che “cambiare idea dopo aver sentito le dichiarazioni di Mia Pisano di questa sera è assolutamente legittimo”, ma Ciardetti replica che “stasera non sono emersi elementi di novità”.
La pratica – che riceve 21 voti favorevoli – non raggiunge il quorum previsto per la votazione a maggioranza qualificata e, di conseguenza, viene rinviata alla prossima seduta del Consiglio. “Abbiamo voluto dare un segnale forte – afferma Remo Santini – affinché ci sia più trasparenza da parte del Comune nella gestione e nella pubblicizzazione dei bandi. Detto questo, nella prossima seduta potremo esprimerci favorevolmente sul nuovo garante”.
Rimanendo in tema, Casapound chiede all’amministrazione, con un ordine del giorno, di “chiedere al ministero della giustizia di accelerare la pratica per l’assunzione di nuovo personale, funzionale all’apertura del nuovo padiglione. Se così non fosse – afferma Barsanti – si valuti la necessità di un esposto alla Corte dei conti”. Per Tambellini, tuttavia, si tratta di una ricostruzione che non regge: “Un sindaco può soltanto invitare il ministero a fare qualcosa, ma certamente non ci si può sostituire: non vedo razionalità in questa proposta, non possiamo certamente chiedere un danno erariale”.
Dopo l’ennesimo dibattito fra i consiglieri e la modifica dell’ordine del giorno nel senso richiesto dal sindaco lo stesso non convince ugualmente la maggioranza, cche richiede la discussione in commisssione. Il testo di Barsanti riceve 17 voti contrari ed 8 favorevoli. Dopo il voto i consiglieri di Pd e Lucca Civica escono dall’emiciclo durante l’esposizione della mozione sulla famiglia da parte di Forza Italia facendo mancare il numero legale. Gli altri argomenti all’ordine del giorno saranno discussi in una prossima seduta.