Laboratorio multifunzionale per disabilità, commissione sociale: “Itis, iniziativa modello”

26 marzo 2019 | 07:31
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Laboratorio multifunzionale per disabilità, commissione sociale: “Itis, iniziativa modello”

Un laboratorio multifunzionale per migliorare la didattica rivolta ai ragazzi con disabilità. Uno strumento di cui si è dotato l’Itis Fermi di Lucca e che ieri (25 marzo) è stato al centro di una visita della commissione politiche formative e sociali del Comune di Lucca che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa.

“Il laboratorio – spiegano Pilade Ciardetti, presidente e consigliere di Sinistra con Tambellini, Francesco Lucarini, consigliere di Sinistra con Tambellini, e Teresa Leone di Lucca Civica – è stato ricavato in un area a pianterreno che fungeva da magazzino: i ragazzi stessi con i loro insegnanti hanno contribuito ad arredarlo e a renderlo accogliente; questo spazio adesso è utilizzato per diverse attività che vanno dal laboratorio di chimica, alla gestione di una biblioteca che comporta anche la di catalogazione di libri, ad un laboratorio di ceramica, ed infine una mini-palestra per la riabilitazione. Le attività sono tutte mirate a coltivare e potenziare le diverse attitudini dei ragazzi sia sul piano della didattica che nelle piccole o grandi attività che si trovano o si troveranno ad affrontare nella loro vita quotidiana. Questo spazio, inoltre, risulta perfettamente integrato con il resto della scuola perché è utilizzato insieme ai compagni dei ragazzi con disabilità e le attività che qui si svolgono sono formative per tutti gli studenti: la mini-palestra per gli esercizi di riabilitazione è un vero e proprio lavoro sul campo per gli alunni del liceo sportivo che, dal terzo anno in poi, hanno in programma anche lo studio delle tecniche riabilitative legate all’attività motoria – spiegano -. Ci è stato detto che l’Itis per diversi anni non ha avuto studenti con disabilità anche perché non era minimamente attrezzato per averli, adesso questi ragazzi sono circa una trentina. Ad oggi anche altre scuole superiori non hanno studenti con disabilità, forse perché i genitori non se la sentono di inserirli in certi percorsi scolastici, ma soprattutto, almeno secondo il nostro parere, perché mancano in questi istituti progetti e offerte per questi ragazzi. È importante quindi, anche come commissioni consiliari, promuovere in ogni scuola iniziative e spazi come questo, così da rendere veramente accessibile per tutti ogni percorso formativo”.