Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’

29 marzo 2019 | 17:40
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Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’
Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’
Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’
Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’
Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’
Famiglie, tanti in piazza a Lucca per il ‘contro-congresso’

Un presidio in piazza San Frediano per esprimere il dissenso al 13esimo Congresso mondiale delle famiglie in corso a Verona. Molte le associazioni lucchesi, i consiglieri e i passanti presenti al raduno, per dire no a quel concetto di famiglia che non tiene conto delle diverse realtà che esistono. “Libere di scegliere, difendiamo la legge 194”, “Giù le mani dai nostri desideri”, “Sui diritti non si torna indietro”, sono alcuni degli slogan che Amnesty International, Nonunadimeno, LuccAut, La città delle donne e altre associazioni hanno portato in piazza. In San Frediano anche molti consigliere comunali della maggioranza.

“Lo slogan del Congresso di Verona è ‘Noi siamo per la vita, l’amore e la famiglia’ – ha detto Romina Incorvaia, presidente di LuccAut -. Bene, nessuno è contro la vita, l’amore o la famiglia ma è l’idea a cui queste parole, pronunciate con odio e aggressività, rimandano. Per la prima volta il Congresso viene accolto da una città europea, e questo dovrebbe far riflettere sul periodo che stiamo vivendo, se consideriamo che gl incontri si svolgono col patrocinio del ministro Fontana. Dicono che la famiglia naturale è sotto attacco, ma chi la sta attacando?”. Tra le frasi che hanno suscitato la reazione da parte delle associazioni che si impegnano per tutelare i diritti umani e delle donne ci sono quelle di Dimitri Smirnov, membro della chiesa ortodossa russa che ha dichiarato che “chi sostiene l’aborto è un cannibale e deve essere spazzato via dalla faccia della terra”. “La famiglia naturale è sotto attacco, vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo”,  è il pensiero del ministro Fontana o ancora Igor Dodon, presidente moldavo che ha detto di non essere il presidente degli omosessuali. “Sostengo la mozione che prevede la pena di morte per il reato di omosessualità aggravata”, è invece la più recente affermazione di Lucy Akello, ministro dell’Uganda. Sono solo alcune delle citazioni dei relatori che partecipano al Congresso. Amnesty international Lucca oggi si fa portavoce dell’associazione italiana per ribadire che “il programma, gli obiettivi e i relatori coinvolti caratterizzano chiaramente l’incontro di Verona come un evento ostile ai diritti umani, in particolare ai diritti sessuali e riproduttivi e ai diritti delle persone Lgbt, un evento che non dovrebbe essere sostenuto da nessuna istituzione governativa, cui piuttosto spetta il dovere di garantire i diritti di tutte le persone”. Così, sotto la bandiera della pace, anche una parte di Lucca ha voluto dare un segnale di dissenso al Congresso, e un appoggio alla contromanifestazione nazionale indetta per la giornata di domani a Verona per difendere tutte le sfumature della famiglia.
Durante il presidio è stata data lettura al messaggio che Don Nando Ottaviani, parroco di Coreglia Antelminelli, ha voluto inviare ai manifestanti. “Il mondo è bello perché è rappresentato e arricchito da tutti i colori della terra: ogni colore ha una sua storia da raccontare e un dono da offrire – le parole di Don Nando – E tutti insieme formano l’arcobaleno della bellezza e della vita. Ogni essere umano è libero di amare e di essere amato. Guai all’uomo che osa etichettate l’altro, guai al Cristiano che si arma della parola di Dio per giudicare e condannare il proprio fratello, guai a chi vive nell’ipocrisia volendo a forza togliere la pagliuzza nell’occhio del fratello senza vedere la propria trave, guai a chi si maschera di finta pietà per poi discriminare e addossare colpe che sono anche le proprie. Dio vi benedica e vi faccia essere dei bei colori lucenti per colorare questo mondo grigio e freddo”.

Jessica Quilici