
Rendiconto di bilancio, all’indomani dell’approvazione intervengono la presidente della commissione, Chiara Martini, e il vicepresidente Jacopo Massagli.
“Il consiglio comunale – dicono – ha approvato il rendiconto 2018, il migliore dell’amministrazione Tambellini, frutto di uno sforzo e di una modalità di procedere avviata fin dall’inizio del primo mandato. L’ approvazione avvenuta il 30 aprile rappresenta un momento saliente della vita dell’ente comunale, ma non tutti i comuni hanno raggiunto i medesimi risultati. Il rendiconto del Comune di Lucca riporta le entrate e le uscite avvenute durante l’anno passato e i risultati ottenuti con le attività implementate dimostrano coerenza con la strategia adottata. L’ averlo approvato entro i termini legislativi, conferma una buona capacità di programmazione e di gestione finanziaria del Comune e consente una gestione più flessibile che si traduce nella possibilità di utilizzare più facilmente alcune risorse. Rispetto alle previsioni, vi sono stati lievi scostamenti, nella maggior parte dei casi migliorativi, come ad esempio il maggiore accertamento dell’Imu di oltre un milione, raggiunto grazie a un lavoro serrato di lotta all’evasione fiscale”.
“Resta alta la capacità di riscossione dell’ente con una percentuale che sfiora il 70 per cento e supera abbondantemente il parametro di deficitarietà stabilito dalla legge (45 per cento). Dati alla mano, possiamo affermare che è stato un esercizio caratterizzato anche da un netto miglioramento del numero di giorni di utilizzo dell’anticipazione di cassa che è diminuito del 75 per cento – l’utilizzo massimo e medio è calato di oltre il 90% rispetto ai precedenti esercizi -. Nonostante questi significativi risultati, non sono peggiorati i tempi medi di pagamento, che si attestano in 47 giorni, tempistiche determinanti per le imprese che hanno rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione. In consiglio comunale, dal breve dibattito, è emersa la necessità di ricordare come la pressione fiscale procapite per i cittadini lucchesi, negli ultimi due anni sia, seppur in modo contenuto, diminuita”.
“Sarà possibile procedere, fra le altre cose – concludono Martini e Massagli – con la manutenzione delle strade, delle scuole e i progetti di riqualificazione delle periferie, che nonostante il taglio da parte del governo nazionale, il Comune di Lucca ha deciso di voler finanziare con risorse proprie”.