No a mozione su ritiro delega sport a Ragghianti, Barsanti: “Maggioranza disinteressata al tema”

2 maggio 2019 | 13:41
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No a mozione su ritiro delega sport a Ragghianti, Barsanti: “Maggioranza disinteressata al tema”

Fabio Barsanti (CasaPound) torna sul tema della mozione che chiedeva di togliere la delega all’assessore Ragghianti “a seguito dei silenzi sulla vicenda Lucchese e la situazione fallimentare dello sport a Lucca”. La mozione è stata bocciata, dell’opposizione ha votato a favore il solo Bindocci (M5S).
“Ho portato in aula la situazione fallimentare dello sport a Lucca – dichiara in una nota Fabio Barsanti – perché ritengo che questa città abbia un forte bisogno di un cambio di registro e di nuovo impulso su una materia così importante, attualmente relegata a terza delega di un ‘superassessore’. La mia mozione, protocollata in gennaio ma discussa solo martedì scorso, nasceva dalla passiva e immobile gestione, da parte dell’assessore Ragghianti, della vicenda travagliata che ha riguardato e riguarda tutt’oggi la Lucchese, ma si è allargata fino a ricomprendere tutti gli aspetti legati allo sport nella nostra città”.

“Ad eccezione della possibile sistemazione della copertura della pista di pattinaggio e del rifacimento della pista da atletica – prosegue la nota – il lavoro dell’assessore Ragghianti sullo sport è impalpabile. Si va dal fallimento totale della Consulta dello Sport alla difficoltà che molte società hanno ad interfacciarsi con l’assessore; dalla moltitudine di impianti non ancora a norma alle difficoltà di trovare forme di concessione alle associazioni sportive che possano consentire di superare il problema; dalla migrazione di società sportive minori verso altri comuni limitrofi alla quasi inesistente programmazione e ideazione di eventi sportivi sul territorio”.
“Lo sport a Lucca vive un momento di impasse preoccupante – conclude il consigliere di CasaPound – e buona parte degli addetti ai lavori non riesce ad avere un dialogo con questa amministrazione. La maggioranza, decidendo di continuare dritta per la sua strada e trovando, anche in Consiglio, una scarsa opposizione a questo stato di cose, ha ancora una volta dimostrato come questa materia sia lontana anni luce dalle proprie priorità. A farne le spese, come al solito, è la città intera”.