
Iscritto da 7 anni al Movimento 5 Stelle Michele Sarti Magi fa un’analisi della formazione politica mostrando un po’ di delusione. “Sono iscritto al Movimento 5 Stelle dal 2014, l’anno in cui morì mia mamma e l’anno in cui cominciai ad appassionarmi di politica e sociale. Sono sempre stato una persona che crede fermamente nei valori della sinistra. Non la sinistra di Renzi, attenzione; quella è sinistra che rincorre la destra, e io di destra non posso essere. Sono di quella sinistra che non lascia nessuno indietro, quella sinistra che ama il proprio popolo e i propri valori, quella sinistra cosmopolita, dignitosa e laboriosa. Sono iscritto al Movimento perché era la fazione politica che meglio mi rappresentava. Uso il passato perché comincio, purtroppo ad essere un pochino deluso, dalla strada che sta prendendo il Movimento. Già una volta ne uscii, sbagliando, poi rientrai, come semplice attivista, poiché capii che le fazioni politiche si migliorano dall’interno, curandole ed esprimendo democraticamente il proprio pensiero”.
“Il Movimento di adesso un pochino mi delude – spiega Sarti Magi -: come si fa a votare su una piattaforma privata il caso Salvini? Come si fa ad essere d’accordo con le vergognose politiche della Lega? Come si fa a difendere un Matteo Salvini? Perché promettere 780 euro di reddito di cittadinanza e poi darne 130 e agli uffici sentirsi dire ‘signora il lavoro se lo deve trovare lei?’ Perché fare quelle figure sull’Ilva? Mi sento un iscritto al Movimento 5 Stelle della minoranza, della linea di Roberto Fico, di Alessandro Di Battista e di quel vento di sinistra che vive all’interno del Movimento. Le politiche che i 5 Stelle stanno baciando spassionatamente con la Lega sono al quanto discutibili, e me ne dispiace davvero. Localmente, a Lucca, non mi candidai con il Movimento, nel 2017, poiché candidarono a sindaco Massimiliano Bindocci, che secondo me di 5 Stelle ha ben poco. Mi candidai con una lista civica (quindi liberi cittadini), e lì furono critiche. Anche perché va detto: il Movimento 5 Stelle di Lucca vive una realtà poco democratica, direi infantile. Ci sono stato, ho partecipato a riunioni e incontri; lasciamo perdere. Io penso e lo penserò sempre che se il Movimento 5 Stelle, l’anno scorso, avesse fatto il governo con una sinistra senza Renzi e i benzinai, ma una sinistra dai valori veri, ecco, la situazione sarebbe diversa. Spero, con tutto me stesso, che il Movimento torni sui sentieri ideologici su cui è nato, cresciuto e si è dato vincitore”.