
Assi viari, ormai i giochi sono fatti. A dirlo è proprio il comitato sorto contro la loro realizzazione alla luce dell’ok dato dalla Regione Toscana. E ora i cittadini mettono le mani avanti e bollano come inutile il consiglio comunale previsto a Lucca su questo tema entro fine mese. “Non ci aspettavamo certo dei colpi di scena. Sapevamo che le rassicurazioni sulla valutazione del progetto si sarebbero rivelate una pura formalità, per scappare alle continue domande dei cittadini, informati a dovere e per questo scomodi. La risposta data è sempre stata la medesima – commenta amareggiato il comitato assi viari – prenderemo in considerazione le vostre osservazioni prima di esprimerci, procederemo con ulteriori incontri pubblici a fine maggio”.
“E’ evidente ormai che il Consiglio comunale di Lucca previsto per fine mese abbia ormai valenza pari a zero, essendo ormai conclusi i giochi, almeno a livello locale. Ed a quanto pare non importa nemmeno il parere contrario del comune che subirà il più ingente danno – va avanti il comitato -. Oltre il 68% di traffico in più scaricato gratuitamente alle porte del comune. Per la Regione non ci sono problemi, avanti così. E’ quindi ripartito il solito disco rotto che vorrebbe darci a bere i soliti slogan di partito, ormai del tutto sconfessati dai dati che lo stesso progettista ha messo nero su bianco. Come un eterno revival ci tocca leggere che l’opera è utile e che servirà per una redistribuzione del traffico. Fantascienza. Quale sarebbe la redistribuzione se il problema principale è proprio la mancata fruibilità dell’asse da parte del territorio? Si abbia almeno la decenza di leggere la cronaca locale prima di aprire bocca. Ma non basta, si deve anche leggere che l’asse porterà sviluppo economico e industriale, ormai parole vuote, che forse andavano bene quando regnava la disinformazione, ma non oggi. Signori, i tempi sono cambiati ma il vostro registro è rimasto quello degli anni ’80, la prima repubblica non muore mai… Di quali industrie parliamo? Le maggiori aziende della Piana vengono completamente aggirate dall’asse, nessuna vi avrebbe accesso. E poi, si può davvero parlare di sviluppo la costruzione di nuove strade nel nuovo millennio? Il futuro è altro e l’Europa ce lo insegna. Il futuro è la mobilità, il trasporto pubblico, la rivalutazione dell’esistente, non di certo una tangenziale che ormai è roba da museo. Si parla, infine, di sviluppo sociale. 1084 persone espropriate. Pozzi chiusi, finestre piombate, falde acquifere e prodotti agricoli rovinati per sempre, aziende agricole in ginocchio, spazi verdi cancellati, un muro di terra, asfalto e smog che passerà tra le case. Il vantaggio sociale sì, ci sembra proprio evidente”.