
Teatro del Giglio, è ancora polemica dopo le prime schermaglie in consiglio comunale. A sollevarla è l’opposizzione in onsiglio comunale: “Al teatro del Giglio la situazione è fuori controllo e preoccupante. Le dimissioni del direttore Ferrucci a causa del bilancio che chiuderà in rosso ma non solo, sono la spia di un clima fatto di scarsa trasparenza e di veleni nella massima istituzione culturale cittadina. Una situazione che andiamo denunciando da tempo, inascoltati”. Vanno così all’attacco i gruppi consiliari delle liste civiche SìAmo Lucca e Lucca in Movimento, insieme ai consiglieri dei partiti di centrodestra, dopo il terremoto che colpisce i vertici, con l’addio anticipato di colui che ha guidato l’azienda speciale per 6 anni.
“Quello che sta accadendo non ci stupisce ma preoccupa enormemente, perchè nel chiuso delle segrete stanze del Giglio accadono cose incomprenbili – commentano i firmatari della nota – Intanto cade il mito del risanamento del teatro spacciato dal sindaco come simbolo di buona amministrazione, e i cittadini devono saperlo. Poi ci sono tutti gli episodi emersi nel recente passato, legati anche ai bilancio 2016 e 2017: tariffe di affitto del teatro diversificate a seconda del richiedente a qualcuno addirittura gratuitamente, altri a tariffa piena e altri ancora a tariffa dimezzata senza criteri univoci e certi (quindi con meno ricavi rispetto a quelli che si dovevano ottenere), spese legali e incarichi per migliaia di euro dati senza che venisse fatta una selezione, rimborsi spese molto alti, società invitate dal Comune a dare un loro contributo per evitare conti in perdita, spese fuori controllo per personale tecnico specializzato a tempo determinato, strane consulenze. A quella che può essere definita una gestione troppo disinvolta nel recente passato e che evidentemente perdura anche oggi, tanto da avere prospettiva di chiudere il bilancio in rosso, si aggiungono altri casi degli ultimi mesi davvero incredibili secondo gli esponenti dell’opposizione”.
“Oltre ai criteri poco chiari su incarichi e assunzioni fatte in questi anni, ci sono altre decisioni gravi – si aggiunge nella nota – Da settembre scorso infatti, ad un dipendente, è stata riconosciuta un’indennità forfettaria complessiva in più rispetto al suo stipendio di 14mila euro l’anno, dunque oltre mille euro in più al mese, per integrare le sue competenze. La cosa clamorosa è che fra quelle che gli sono state attribuite ci sono, oltre alla gestione dell’ufficio personale, anche le competenze sia su anticorruzione sia su ufficio acquisti di forniture, beni e servizi. Queste ultime due sono in evidente conflitto tra di loro, perchè il controllato non può essere anche il controllore. Un accentramento di poteri discutibile e probabilmente fuori legge, che la dice lunga su quanto si sta perpetuando in diversi settori del Giglio. Chi ha autorizzato? Quali altre situazioni irregolari possono esserci? Sarà nostra cura approfondire anche attraverso una serie di accessi agli atti. Una cosa è certa: il Comune si riempie la bocca di una trasparenza che non c’è, mentre il Giglio, oltre ai conti che non tornano, sembra essere alle prese anche con veleni interni”.