Piano operativo, scontro su ritardo nomina consulenti

16 maggio 2019 | 13:40
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Piano operativo, scontro su ritardo nomina consulenti

Una falla nel sistema Start alla base del ritardo nella scelta dei consulenti del Comune di Lucca per la realizzazione del piano operativo. Questo è quanto emerso, dopo che la scorsa settimana la questione era stata sollevata dal consigliere Marco Martinelli in Consiglio, da una commissione controllo e garanzia convocata dal presidente Remo Santini.
La procedura per la nomina, questo hanno affermato l’assessora all’urbanistica, Serena Mammini e il dirigente Graziano Angeli, è partita il 5 di luglio del 2018 e si è potuta concludere solo il 4 di gennaio. In un primo momento, infatti, erano partiti gli inviti a partecipare ai professionisti individuati per la selezione sulla piattaforma Start. Selezione a cui aveva partecipato un solo soggetto, l’architetto Fabrizio Cinquini. Da una verifica, però, era emerso che, dopo gli inviti, per un disguido tecnico non era partito l’alert che avvisava gli invitati dell’avvio della procedura. Il Comune ha così deciso di procedere con la sospensione dell’aggiudicazione ma senza annullare la gara. È partito un avviso ai professionisti in cui si è spiegato quanto era accaduto dopo il quale non è giunta all’amministrazione nessuna contestazione. Il 4 gennaio c’è stata a quel punto l’aggiudicazione definitiva.

Non soddisfatto il presidente della commissione controllo e garanzia, Remo Santini, che ha sollevato il sospetto di presunti favoritismi al profeessionista nominato.
“È grave – spiega la nota a firma dei partiti e delle liste civiche dell’opposizione – alla luce anche del momento di difficoltà economica che sta vivendo la nostra città, che all’amministrazione Tambellini ci siano voluti oltre 6 mesi (la procedura è stata aperta il 5 luglio 2018 e chiusa il 4 gennaio 2019) per affidare l’incarico per la redazione del piano operativo, importante strumento per ridare linfa al settore edilizio fermo da tempo. Il sindaco Tambellini dopo aver promesso nel marzo 2017 di portare in approvazione il piano operativo entro un anno, non solo non ha mantenuto quanto detto ma è stato colpevolmente in silenzio in tutto questo tempo, senza informare il consiglio e quindi la città sulle falle che sono emerse nella procedura per l’aggiudicazione del servizio per la redazione del Piano stesso”. “Visto che – proseguono i gruppi consiliari – secondo quanto dichiarato nel corso della seduta di commissione controllo e garanzia dall’amministrazione, si è verificato un errore nel sistema che non ha permesso ai soggetti invitati alla gara di ricevere la notifica dell’invito medesimo, sarebbe stato più opportuno annullare la gara anziché sospenderla per poi aggiudicarla all’unico soggetto che aveva partecipato (lo stesso che ha redatto il piano strutturale)”. “Quanto accaduto – conclude la nota- è solo la punta dell’iceberg di una serie di innumerevoli errori commessi in questi anni dall’amministrazione Tambellini, che si dimostra incapace di guidare la città e che sta bloccando lo sviluppo di Lucca”.
Marco Martinelli ribadisce il concetto: “Un errore può capitare – dice – ma intanto si sono persi sette mesi di tempo e la città ha bisogno di questo piano, atteso da tempo epromsso dallo stesso sindaco in consiglio comunale in tempo brevi. Il dato politico è che qualcuno avrebbe dovuto avvertire il consiglio comunale di questo ritardo, mentre noi consiglieri siamo venuti a sapere della cosa dai professionisti. C’è poi il dato tecnico: sarebbe stato infatti più opportuno, a nostro parere, annullare la gara e ripartire da capo. Difficile, infatti, che professionisti che spesso hanno a che fare con l’amministrazione poi facciano un ricorso contro di essa”.
L’assessora Serena Mammini conferma la massima stima per il lavoro degli uffici e della centrale unica di committenza e la piena legittimità della procedura: “Innanzitutto – spiega – mi preme dire che il ritardo non è di sette mesi. La procedura, infatti, prevedeva comunque dei tempi anche senza errore. Questo inconveniene ci ha fatto “perdere” quindi tre mesi invece di sette. Annullare la gara poteva significare un contenzioso importante con lo studio che poi è risultato assegnatario. Da un punto di vista dell’amministrazione non è stato valutato conveniente, soprattutto nell’interesse della città. Tutti gli operatori, comunque, nel loro portale Star avevano il materiale della gara. Tanto che cinque di loro sono andati a vedere il bando, pir senza ssere avvisati, perché spesso vi accedono per controllare, indipendentemente dagli avvisi”. “Se questa vicenda non accadeva – spiega ancora l’assessore – sarebbe sicuramente stato meglio, ma in commissione sono stati presentati tutti gli elementi dell’iter che è pienamente legittimo. Comunque in questo periodo non siamo stati certo fermi. Abbiamo lavorato alle varianti, alcune già approdate in consiglio comunale, altre pronte ad arrivarci prima dell’estate”.