
“Il Comune dice che vuole difendere tipicità e tradizioni, ma poi lascia al suo destino anche uno dei fiori all’occhiello tra le manifestazioni cittadine, ovvero il Mercato dell’antiquariato, che invece va difeso e valorizzato: eppure la gestione, dal prossimo mese, non sarà addirittura nemmeno più lucchese, ma affidata da Palazzo Orsetti, tramite un bando, ad un’associazione di Pontedera”. Vanno all’attacco i gruppi consiliari di SìAmoLucca, Lucca in Movimento, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega su uno degli eventi più importanti del centro storico.
“Oltre quaranta anni fa il mercato è nato su iniziativa degli antiquari, ora per un maggiore sostegno deve tornare ad essere gestito direttamente dal Comune, con la nomina di una figura manageriale e l’affiancamento di gruppo di lavoro formato da esponenti di antiquari albergatori, ambulanti e ristoratori – propone l’opposizione di centrodestra – In più il Comune deve tornare a investire sulla promozione, e fare una campagna acquisti dei migliori espositori che ci sono in giro oltre che intervenire su via del Battistero, strada simbolo abbandonata a se stessa e che va rilanciata. Non dimentichiamoci che la manifestazione si autofinanzia, e che mercati analoghi in altre città sono più economici e offrono tariffe migliori: insomma serve un cambio di rotta, a meno che la giunta Tambellini non voglia far spegnere poco a poco anche questo evento. Inoltre siamo preoccupati per il subentro nella gestione da parte di una realtà pisana: ci chiediamo se sia effettivamente un’associazione del settore”.
“Noi non ci arrendiamo – prosegue l’opposizione – di fronte all’apatia di questa amministrazione, che non riesce a difendere nemmeno i gioielli di famiglia, ovvero quegli appuntamenti che hanno rappresentato la fortuna di Lucca. Come è emerso nel recente consiglio comunale sulla Lucca del futuro, tutte le categorie e gli esperti di turismo hanno sottolineato come la città possa sperare di avere un sussulto solo con la difesa della sua identità, chiedendo più impegno in questa direzione. Invece, anche sull’antiquariato, il Comune marcia in direzione contraria. La nostra proposta dunque è di fare un piano di valorizzazione serio e riportare la manifestazione sotto un controllo prettamente lucchese. Altrimenti il rischio è quello di una lenta agonia. La giunta si fermi a riflettere una volta per tutte, non faccia un altro danno”